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Good bye Rinascente: lo storico negozio chiude i battenti. Oggi assemblea interna

Rinascente

La Rinascente, nata negli anni '60, chiude l'attività il 28 ottobre 2018. Grande tristezza e immenso malcontento a Genova sia nei dipendenti che si vedono mancare il lavoro e sia per i clienti e cittadini

Dopo 57 anni di attività, la Rinascente chiude. A rischio 59 dipendenti. La notizia è stata amaramente percepita ieri mattina da molti clienti e da tutti i genovesi. Con una telefonata ai sindacati e la imminente riunione dei dipendenti chiamati all’informativa proprio nel punto vendita.

Rinascente, l’assemblea interna

Questa mattina vedrà l‘assemblea interna con i lavoratori. Dipendenti che dopo tanti anni hanno subito un vero e proprio trauma nell’apprendere la notizia. Certo, era già nell’aria, come conferma una lavorante che racconta: “E’ dal 2012 che le cose non vanno. Tuttavia abbiamo sempre tenuto duro con i nostri personali sacrifici e con la massima solidarietà con l’azienda che si trovava e si trova in massima difficoltà. Però quello che ci hanno detto ieri è improvviso, totalmente destabilizzante”.

Un’altra commessa della Rinascente parla della impossibilità reale di poter essere ricollocata del mercato lavorativo. O, meglio, ne ha un gran terrore dicendo: “E’ arrivato il nostro responsabile di vendite dicendo di stare tranquilli perché stanno facendo in modo di trovare un’ulteriore collocazione ma noi sappiamo che non è così. Io lavoro part-time e potrei essere mandata nelle sedi italiani della Rinascente chissà dove e quando. Col rischio di dover totalmente stravolgere il mio stile di vita e essere lontana dai miei cari”.

Una assemblea questa mattina, dunque, tra tutti i dipendenti; inclusi i responsabili della sicurezza e coloro che lavorano per le promozioni esterne, anch’essi a rischio ricollocamento.

Rinascente, debiti con Carige

La proprietà dell’immobile in via Vernazza 1 è dell’istituto di credito Carige. Inoltre, c’è la locazione di 100.000 euro al mese. Ed è proprio questa ad aver mandato in rosso il conto della Rinascente. Nel 2001 c’era la possibilità di un effettivo trasferimento della sede da Piccapietra a piazza De Ferrari presso il palazzo ex fondiaria ora occupato dalla Regione, ma la banca si oppose. Un no definitivo dalla Carige con una operazione affiancata da 12 commercianti del loco al fine di far annullare l’autorizzazione al trasferimento.

Il ricorso al Tar non ebbe buon frutti per la Rinascente e diede ragione ai ricorrenti.

Il direttore marketing, Monica Ferreri, spiega le motivazioni che arriveranno a chiudere la Rinascente il 28 ottobre 2018: “Una decisione sofferta per noi tutti, soprattutto per chi ha dovuto apprendere da subito la ben triste notizia. Le caratteristiche dell’immobile risalgono all’anno ‘60 e non sono più consone per andare avanti in un commercio così prezioso”.

Laura Avanzino, segretario generale della Fisa scat Cisl, a gran voce risponde in merito: “E’ una scelta sconsiderata! Chiederemo di discutere dinanzi alle istituzioni. E’ inconcepibile per Genova perdere un punto di riferimento così importante e malinconicamente guardare un’altra azienda scappare dalla città”.

Marco Carmassi, segretario generale della Filcams Cgil, è dello stesso avviso rilasciando queste parole: “Metteremo in campo tutte le armi a nostra disposizione, dai presidi all’occupazione del punto vendita.

Intanto oggi alle 12 i sindacati hanno convocato un’assemblea proprio in via Vernazza 1, per mettere a segno le prossime mosse.

Una realtà così storica e amata da molti genovesi, per svariate motivazioni, c’è chi ad esempio andava da ragazzino/a solo per giocare con le lunghe scale mobili che collegano i piani. O per “andare per vetrine”, come si diceva prima della esportata definizione tutta americana del fare shopping. Oppure per comprare capi di abbigliamento che solo lì si possono trovare.