Che l’era dell’intelligenza artificiale sia solo appena iniziata, lo abbiamo capito tutti. A confermarlo, il CEO di Google Sundar Pichai che nel Keynote di maggio ha confermato l’espansione oltre oceano di Google Bard. Lo scopo è quello di dare del filo da torcere alle principali concorrenti ChatGPT e Bing Chat.
Come funziona Google Bard?
Domanda tanto semplice quanto essenziale: cos’è esattamente Google Bard? Risposta: una chatbot “intelligente” in grado di rispondere ai quesiti degli utenti simulando una vera e propria conversazione. Proprio come ChatGPT, insomma, l’utente di Google Bart avrà l’impressione di interagire con un’entità in grado di comprendere le sue esigenze e rispondere di conseguenza.
Lo stesso Google Bard si auto-definisce come “un modello linguistico di grandi dimensioni (…) addestrato su un’enorme quantità di dati di testo e in grado di comunicare e generare testo simile a quello umano (…) fornire riassunti di argomenti concreti o creare storie”. È proprio il supporto sulla scrittura creativa e la capacità di elaborazione di storie complesse a suscitare l’interesse degli utenti più esigenti.
Google promette una chatbot con enormi capacità di elaborazione e un linguaggio naturale
Per garantire dei risultati di alto livello, seppur con tutti i limiti tipici delle chatbot più avanzate, Bard può contare sul linguaggio proprietario di Google e sulle sterminate informazioni accessibili dai server del più potente motore di ricerca al mondo. Grazie a questi indiscutibili vantaggi, Google Bard ha le potenzialità di garantire risposte dal suono naturale e adattato al tipo di conversazione.
Al momento, Bart è disponibile in versione sperimentale e accessibile dall’Italia solo attraverso un VPN. L’interfaccia è intuitivo e performante. Alcune delle informazioni sono ancora imprecise, ma con altissimo potenziale per generare contenuti originali di qualità.
Bart non è ancora addestrato a comunicare in italiano: le lingue supportate sono inglese, giapponese e coreano. Nei prossimi mesi comunque gli aggiornamenti e le novità saranno tantissime e presto sarà possibile “chiacchierare” con Bart anche in italiano.