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Governo Di Maio-Salvini: "Pronti a ridurre il debito"

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Il governo Di Maio-Salvini è pronto per partire ma i mercati sono in fibrillazione per l'annuncio di riduzione del debito. Sale lo spread.

Dopo circa 80 giorni di incertezza, il governo Di Maio-Salvini comincia a prendere forma e questo preoccupa già i mercati. Nella giornata di ieri, infatti, Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno confermato di aver chiesto a Sergio Mattarella di incaricare come premier il professor Giuseppe Conte. Il Capo dello Stato però prende tempo e convoca per ulteriori consultazioni Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Lega e M5S assicurano che con loro al governo “ridurranno il debito” dell’Italia ma il presidente della Repubblica sembra preoccupato per la reazione dei mercati.

Salvini: ridurre il debito

“Il debito pubblico italiano cinque anni fa era inferiore di trecento miliardi di euro. Nessuno ha niente da temere dalle nostre politiche economiche. Puntiamo a far crescere l’economia italiana per ridurre il debito a fronte di politiche fallimentari” chiarisce Matteo Salvini al termine delle consultazioni di ieri al Quirinale.

Dopo l’incontro con Sergio Mattarella, il leader della Lega infatti lascia intendere di non temere né la reazione dei commissari europei né dei mercati. “L’UE non ha nulla da temere” assicura Salvini, ribadendo però che l’interesse del governo sarà quello di “mettere al centro gli italiani”. “Rispetteremo nei limiti del possibile le regole europee ma facendo crescere il Paese. Faremo crescere il Pil senza pesare sul debito” conclude quindi il segretario del Carroccio.

Le parole di Salvini non sembrano però aver rassicurato i mercati. Lo spread torna a far paura. Ieri infatti ha raggiunto i massimi dallo scorso giugno, schizzando a quasi 190 punti. Ad incidere poi sulla Borsa di Milano, in calo, anche i giudizi negativi delle agenzie di rating. Fitch in particolare boccia il contratto di governo Lega-M5S perché aumenterebbe i rischi “per il profilo di credito sovrano, in particolare attraverso un allentamento di bilancio e un potenziale danno alla fiducia”.

Di Maio: lasciateci partire prima

“Lo voglio dire anche a livello internazionale, fateci partire prima, poi ci criticate, avete tutto il diritto, però almeno fateci partire” sottolinea Luigi Di Maio dopo l’incontro con Mattarella. Il leader pentastellato ha confermato che il premier proposto al Capo dello Stato è il giurista Giuseppe Conte che sarà, viene assicurato, un “amico del popolo”.

Ma non è Conte a preoccupare Mattarella. Dopo il rialzo dello spread ed il calo della Borsa, a criticare il futuro governo giallo-verde è il capogruppo del Ppe al Parlamento europeo. Manfred Weber afferma infatti che l’Italia sta “giocando col fuoco”. “Scherza col fuoco chi non rispetta la democrazia” replica il MoVimento 5 Stelle. “Weber pensi alla Germania che al bene degli italiani ci pensiamo noi” tuona invece Salvini.

Mattarella prende tempo

Il Presidente della Repubblica non sembra sottovalutare tutti questi avvertimenti che provengono da fuori dell’Italia. Prassi avrebbe voluto infatti che oggi Mattarella affidasse l’incarico a Giuseppe Conte ed invece ha convocato nuovamente al Quirinale i presidenti di Camera e Senato. A Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, infatti, Mattarella chiederà un giudizio sulla squadra del governo Di Maio-Salvini, lista consegnata ieri dai due leader nelle mani del Capo dello Stato.

Indiscrezioni vorrebbero infatti che a capo del Ministero del Tesoro arrivasse Paolo Savona, ex ministro dell’Industria durante il governo Ciampi ma soprattutto economista anti-euro. In una sua autobiografia, Savona infatti non nasconde di considerare l’euro “una creatura biogiuridica costruita male” e i componenti delle Commissioni europee “élite che illudono i popoli”. Il possibile ministro del Tesoro del governo Di Maio-Salvini mette inoltre nero su bianco che “l’euro ha dimezzato il potere d’acquisto degli italiani, anche se le autorità lo negano”.