> > Governo Draghi, la manovra 2022 non tornerà in Cdm, ma sarà discussa dirett...

Governo Draghi, la manovra 2022 non tornerà in Cdm, ma sarà discussa direttamente in Senato

Manovra 2022 Senato

La nuova manovra varata dal Governo Draghi non farà un nuovo passaggio in Consiglio dei Ministri, ma verrà discussa in Senato.

La nuova manovra di Bilancio dell’anno 2022 “salterà” il Consiglio dei Ministri e verrà discussa direttamente in Senato. Lo ha reso noto Palazzo Chigi che, nel comunicato, ha affermato: “Si fa presente che il disegno di legge di Bilancio è stato approvato formalmente dal Consiglio dei Ministri nella riunione di giovedì 28 ottobre. Per questo motivo non si rende necessario alcun nuovo passaggio o esame in Cdm”.

Stando a quanto avrebbero fatto sapere fonti del Mef, il testo potrebbe arrivare a Palazzo Madama nella mattinata mercoledì 10 novembre. 

Manovra 2022 Senato, molte le conferme 

Intanto sarebbero molte le conferme del testo discusso nel Cdm dello scorso 28 ottobre. In particolare con il primo rifiuto di un’offerta di lavoro, mentre lo stop scatterà con il secondo rifiuto. Cambia invece l’età di accesso a opzione donna. Più nel dettaglio potranno farne richiesta le donne di età uguale 58 anni per le dipendenti, 59 per le lavoratrice autonome. 

Manovra 2022 Senato, confermata Quota 102

Tra le manovre a cui potremo dire sicuramente addio è inclusa Quota 102 che dovrebbe entrare in vigore a partire da gennaio 2022. Con Quota 102 si potrà uscire dal lavoro a 64 anni e comunque al raggiungimento di 38 anni di contributi. Si segnala che questa possibilità potrebbe essere prevista solo per il 2022. Nel frattempo è stata estesa per tutto il 2022 anche l’Ape Sociale. 

Manovra 2022 Senato, Salvini chiede l’aumento delle pensioni di invalidità 

Intanto il leader della Lega Matteo Salvini – riporta Adnkronos – avrebbe incontrato i suoi nella Sala di Capitolare di Piazza della Minerva. Sul piatto, nemmeno a dirlo, la manovra di bilancio. In particolare il leader leghista avrebbe invocato il taglio dei “furbetti del reddito di cittadinanza” a fronte di un aumento delle pensioni di invalidità.