Roma, 18 set. (Adnkronos) – Si è riunita oggi pomeriggio a Palazzo Chigi la Conferenza dei capi di gabinetto di tutti i ministri prevista dall’art. 7 del Dpcm del 1° ottobre 2012. Oggetto della riunione, convocata e presieduta dal sottosegretario per l’Attuazione del programma di Governo Giovanbattista Fazzolari, l’aggiornamento sullo stato di adozione dei provvedimenti attuativi previsti dalle disposizioni dell’esecutivo in carica e di quelli della XVIII legislatura, anche in vista dell’imminente pubblicazione del nuovo report trimestrale sul monitoraggio effettuato dal Dipartimento per il programma di governo.
Nel corso della riunione, informa Palazzo Chigi, sono state ribadite le indicazioni operative volte a semplificare, razionalizzare e accelerare ulteriormente l’iter di emanazione dei provvedimenti attuativi. Il sottosegretario Fazzolari ha sottolineato l’importanza di concentrare gli sforzi seguendo due principali criteri di priorità: la rilevanza economico-finanziaria degli atti, con particolare riferimento ai provvedimenti che comportano uno stanziamento di importo pari o superiore a 10 milioni di euro, e la rilevanza degli stessi in termini di attuazione del programma di Governo.
Per quel che concerne i provvedimenti attuativi ereditati dalla XVIII legislatura, si è convenuto di subordinare la loro adozione a una puntuale ricognizione al fine di valutarne la perdurante attualità. Un focus specifico della riunione è stato dedicato all’impegno per rendere quanto più possibile autoapplicative le norme deliberate, così che le risorse finanziarie utili al sostegno del tessuto economico-produttivo, delle famiglie e delle persone più fragili siano immediatamente disponibili. Una buona pratica che, unitamente all’adozione dei provvedimenti attuativi collegati alle norme varate dall’attuale Esecutivo, ha permesso di liberare già circa il 97% delle risorse complessivamente stanziate per gli esercizi finanziari 2022, 2023 e 2024, per un importo di circa 173,6 miliardi. Fazzolari ha ricordato che la tendenza a limitare il ricorso alla normativa secondaria, soprattutto per lo stanziamento delle risorse previste, è fondamentale per un governo che agisce con una prospettiva di medio-lungo termine. In ordine a ciò, ha evidenziato la necessità di realizzare un cambio di paradigma del processo normativo, per il quale il rinvio ai provvedimenti attuativi avvenga solo in via eccezionale e sia opportunamente motivato in fase di compilazione dell’analisi tecnico-normativa (ATN) che accompagna le proposte legislative.