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Governo M5s-Lega: Mattarella incontra Conte al Quirinale

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Sembra essere sempre più vicina l'ipotesi Conte premier. Così, Mattarella lo ha convocato al Quirinale per le 17.30

A distanza di oltre due mesi dal giorno delle elezioni, il governo M5s-Lega sembra essere alle porte. Dopo il colloquio con Fico e Casellati, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato Giuseppe Conte al Quirinale. L’incontro con il possibile nuovo premier è previsto per le 17.30 di mercoledì 23 maggio. E’ lui il Presidente del Consiglio indicato da Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Incontro tra Mattarella e Conte

Sergio Mattarella ha convocato Conte al Colle. L’incontro è previsto per le 17.30 di mercoledì 23 maggio. Secondo fonti del Quirinale, il leader grillino e il leghista Salvini avrebbero confermato la proposta del professor Conte. A lui potrebbe venir conferito dell’incarico per la formazione del nuovo governo.

Per Di Maio questo sarà “il governo più politico di tutti”. Quindi ha aggiunto: “Giuseppe Conte se sarà incaricato, sarà il Presidente del Consiglio più politico che abbiamo mai avuto”. Sono queste le ultime dichiarazione del grillino, pronunciate dopo l’incontro alla camera. Ma a chi gli ha chiedeva se davvero a Paolo Savona sarà affidato il ministero dell’economia, il grillino ha risposto: “Non mi pare che Salvini abbia detto questo”.

Dal canto suo, la Lega si dice soddisfatta e pronta a partire. “Proviamo grande soddisfazione per la convocazione di Conte dal presidente della Repubblica”, è quanto si legge in una nota del Carroccio.

Sull’ipotetico nuovo Premier del governo M5s-Lega ha voluto prendere la parola Grillo, che dal dietro le quinte monitora costantemente l’andamento del suo partito e le sorti del nostro Paese. “Il maligno gossip check-up sul professor Conte imperversa, futile, dal momento in cui si è fatto il suo nome”, ha detto Beppe Grillo. Poi ha aggiunto: “E’ davvero un brutto spettacolo, inscenato senza alcuna regia preordinata”. Quindi ha sentenziato: “E’ la casta che decade, che si agita per puro istinto di sopravvivenza”. Sul suo blog ha scritto: “Luigi ha tutto il mio appoggio, dobbiamo soltanto resistere a questo ulteriore rilancio di calunnie”.

I tempi per il Quirinale sembrano aver preso un’improvvisa accelerata e il nuovo governo sembra essere sempre più vicino. Il Capo dello Stato, dopo aver chiesto conferma a Di Maio e Salvini sul nome scelto per l’esecutivo giallo-verde, ha convocato Giuseppe Conte al Colle. Nonostante le polemiche e i dubbi emersi sul suo curriculum vitae, Mattarella potrebbe affidargli l’incarico di formare il governo. Per Di Maio: “Oggi inizia la Terza Repubblica”. Riferendosi alla convocazione di Conte da Mattarella, ha commentato: “Ovviamente è il Presidente a decidere, ma se è stato convocato…”.

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I commenti dei grillini

Nel frattempo, l’incertezza sulle sorti future del nuovo esecutivo innervosiscono Piazza Affari. Lo spread sfonda quota 190 punti.

“Gente incapace di leccarsi le ferite, preferiscono lasciarsi travolgere dalla gelosa invidia”, ha scritto Grillo sul blog a poche ore di distanza dalla convocazionen di Conte al Colle. “E’ soltanto la paura di chi non si è mai voluto giocare qualcosa in cui credesse veramente nella vita, di gente che crede di essere coperta da un vaccino per le sconfitte; niente di più”.

Quindi, ha commentato: “A marzo il paese si è espresso molto chiaramente affinché le zampate di una finanza mannara fossero allontanate dall’economia. Perché l’Europa non fosse più un campo di concentramento monetario, ma potesse davvero diventare un’unione di culture ed intenti”. Ha concluso: “Così noi e la Lega siamo cresciuti, mentre i serventi della finanza sono stati umiliati. Purtroppo essere sconfitti non basta a menti bifolche, è gente incapace di cambiare”. Poi ha sentenziato: “Se tu devi cambiare qualcosa è necessario innanzitutto che esista quella cosa: un’idea, una visione del paese; ma se non ce l’hai mai avuta cosa cambi?”.

Al suo fianco, anche Alessandro Di Battista, che ha commentato: “il Presidente Mattarella ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica, ovvero ai cittadini ai quali appartiene la sovranità. Per settimane, in una fase delicatissima dal punto di vista istituzionale, ha ricordato ai partiti politici le loro responsabilità. Per giorni ha insistito sull’urgenza di formare un governo nella pienezza delle sue funzioni”.

Poi ha aggiunto: “Finalmente, una maggioranza si è formata, che piaccia o non piaccia al Presidente Mattarella. Sono gli italiani ad avere diritto ad un governo forte, per ristabilire giustizia sociale. Un governo capace soprattutto di ristabilire un principio sacrosanto in democrazia: il primato della politica sulla finanza”. Quindi ha dichiarato: “Mi rendo conto che ristabilire questo principio possa far paura a qualcuno, ma non dovrebbe intimorire chi ha l’onore di rappresentare l’unità nazionale. Il Presidente della Repubblica non è un notaio delle forze politiche, ma neppure l’avvocato difensore di chi si oppone al cambiamento”.