> > Grande smog, la coltre che invase Londra nel '52

Grande smog, la coltre che invase Londra nel '52

grande smog

Il grande smog fu un evento sconvolgente per la città di Londra. Oltre ad essere un evento negativo portò a nuovi provvedimenti sull'ambiente.

Un evento catastrofico si verificò a Londra nel 1952 ed è conosciuto con il nome di grande smog. Questa catastrofe ambientale ricoprì la città per svariati giorni, esattamente dal 5 al 9 dicembre del 1952. Probabilmente fu una delle primissime volte nella quale l’uomo dovette imbattersi con un evento simile. Oggi, per esempio, non ci stupirebbe affatto.

Tenendo conto che la Seconda Rivoluzione Industriale cominciò nel 1870 grazie alla diffusione dell’elettricità e dei prodotti a petrolio e tenendo conto che nei primi anni poche persone potevano permettersi di possedere un’automobile, arriviamo agli anni ’50. In questo momento un numero più elevato di persone possiede un’auto a petrolio e le industrie sono in pieno regime di produzione.

Grande smog, le cause

La città di Londra, per tutto il XIX e il XX secolo, subì le conseguenze di un’urbanizzazione molto rapida e densa. Questo fu il motivo principale per cui soffrì di questa terribile catastrofe. In quegli anni non esistevano ancora norme che regolamentavano le emissioni di gas nocivi nell’aria. Per cui le fabbriche e tutti coloro che possedevano un’automobile, perseguivano indisturbate. Le emissioni incontrollate delle fabbriche, sommate ad un mezzo milione di fuochi domestici, ha dato vita a quello che noi oggi conosciamo come smog. Il grande smog è l’evento in assoluto peggiore di inquinamento atmosferico presente nella storia del Regno Unito. Allo stesso tempo, è anche uno dei più importanti a livello di impatto scientifico e come stimolo per le future regolamentazioni governative.

Solo nel 2016 sono state comprese le vere cause e la dinamica che ha portato al presentarsi di questo evento. Un team di scienziati e ricercatori di livello internazionale sono finalmente arrivati ad una conclusione. Il professore di scienze atmosferiche della Texas A&M University, Renyi Zhang, pubblicò lo studio attraverso il quale viene spiegata la dinamica in cui i gas nocivi si trasformano in una coltre densa e maleodorante. Uno degli elementi decisivi fu la presenza nell’aria del solfato il quale si legò chimicamente alle particelle dell’acqua presenti nella nebbia. In questo modo le sostanze chimiche hanno potuto dileguarsi facilmente in tutta la città. L’evento, dichiarano gli scienziati, potrebbe facilmente ripetersi in qualunque metropoli che è affetta da smog.

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Le conseguenze

La coltre così fitta, che si era letteralmente spalmata su tutta la città, ha reso difficile la vita per i cittadini a Londra. Le macchine non avevano possibilità di circolare data la scarsa visibilità e le persone dovevano camminare appoggiate ai muri. La polizia inoltre avvertì la popolazione di tenere i bambini a casa dato il rischio di poterli perdere. L’inquinamento era così fitto e denso che arrivò perfino all’interno delle abitazioni e degli edifici pubblici come le scuole. Data la grande quantità di particolato carbonioso anche i bovini allevati presso il mercato più famoso di Londra, lo Smithfield Market, dovettero indossare maschere antigas. I trasporti pubblici sospesero le corse e gli aerei dovettero interrompere la programmazione dei voli.

Le vittime

Il fatto più sconvolgente di questo evento però rimangono le vittime. Ebbene sì, è stato un evento che ha causato la morte di moltissime persone, esattamente 12 000. Le prime persone morirono per infezione delle vie respiratorie e ipossia a causa dell’ostruzione dell’apparato respiratorio. Oltre alle vittime si è anche riscontrata la presenza di più di 100 000 malati in condizioni piuttosto gravi. Tutte le persone che hanno sofferto e patito le conseguenze di questo terribile evento hanno continuato a morire anche nei mesi successivi.

Il livello di mortalità riscontrato nella città di Londra nelle settimane e nei messi successivi al grande smog subì una grande impennata. La mortalità arrivò all’80% in più rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente, mentre per quanto riguarda gennaio e febbraio le percentuali furono altrettanto critiche. Il 50% e il 40% di morti in più. Anche a marzo ci furono molti più morti rispetto all’anno precedente, esattamente 13 500 decessi.

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I provvedimenti

Dopo il grande smog che ha sconvolto Londra e non solo, non potevano che essere introdotti alcuni seri provvedimenti. All’epoca al governo era presente Winston Churchill che non prese molto sul serio la questione. Fortunatamente negli anni successivi venne preparato il cosiddetto Clear Air Act. Questo venne poi approvato dalla regina Elisabetta II. Fu in vigore dal ’56 fino al ’64. Questa legge, il cui fervido sostenitore fu Gerald Nabarro, prevedeva anche che le fabbriche fossero spostate dai centri abitati. Da quel momento in poi nella città di Londra si scatenò una rivoluzione.

Gli abitanti piano piano decisero di passare ai gas naturali e ai combustibili a basse emissioni. Si introdusse anche l’Air Pollution Control Act che entrò in vigone nel ’55 negli Stati Uniti, decreto che venne istituito grazie ai fatti di Londra. Nel ’68 il Clear Air Act fu ampliato e migliorato fino al 1993. In quell’anno divenne il pilastro fondamentale per la legislazione ambientale di tutto il mondo. L’obbiettivo è quello di ridurre, tutt’oggi, le emissioni di fumo, di polvere e di sabbia all’interno dell’atmosfera.