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Green Pass, Burioni contro NaturaSì e i test gratis ai lavoratori

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Roma, 22 set. (askanews) - Un tweet di Burioni ha fatto scoppiare un vespaio di polemiche contro NaturaSì, nota catena di supermercati bio, che ha annunciato in un comunicato di voler aiutare i propri dipendenti, sostenendo, qualora necessario, il costo dei tamponi in vista dell'entrata in vigore...

Roma, 22 set. (askanews) – Un tweet di Burioni ha fatto scoppiare un vespaio di polemiche contro NaturaSì, nota catena di supermercati bio, che ha annunciato in un comunicato di voler aiutare i propri dipendenti, sostenendo, qualora necessario, il costo dei tamponi in vista dell’entrata in vigore del green pass obbligatorio per i lavoratori dal 15 ottobre.

Secondo il virologo-star della tv, l’azienda del bio vuole così “lisciare il pelo ai no vax”. Un attacco che ha scatenato una serie di insulti via social nei confronti dell’azienda fondata a Verona nel 1992 e che conta 1.600 dipendenti e oltre 300 negozi, una parte dei quali in franchising.

Per NaturaSì – che contattata da askanews ha affermato di non voler commentare – si tratta di garantire la “difesa della salute e la sicurezza, ma anche la tutela del diritto e della dignità del lavoro, nel rispetto della libertà individuale”, secondo il testo del comunicato.

“Siamo intenzionati, per garantire il rispetto delle nuove norme sul green pass, a permettere a tutti i lavoratori di svolgere la propria attività in azienda liberamente, contribuendo come Gruppo al costo dei test previsti dalla legge”, aveva poco prima affermato il presidente di NaturaSì, Fabio Brescacin.

“Non vogliamo entrare nella polemica: la nostra azienda vuole garantire un aiuto ai nostri collaboratori – ha proseguito Brescacin, facendo riferimento a una società sempre più divisa – Per noi, come azienda del biologico italiano, in armonia con la nostra missione, sono validi tre principi fondamentali: il rispetto della salute delle persone e della Terra, il rispetto della libertà individuale, i diritti e la dignità dei lavoratori”.