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Green pass, controlli anche per chi è in smart working e dubbi su autonomi, colf e tassisti

Green pass

Tante regole da imparare e dubbi da sciogliere in vista dell'entrata in vigore del Green Pass obbligatorio sul lavoro. Le informazioni utili.

Tante regole da imparare e dubbi da sciogliere in vista dell’entrata in vigore del Green Pass obbligatorio sul lavoro. Le informazioni utili. 

Green Pass: verifiche sullo smart working

Ci sono tantissime regole e anche tantissimi dubbi da sciogliere per l’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass sul lavoro. Ci saranno verifiche anche sullo smart working. “Anche chi lavora da casa, in lavoro agile, deve essere controllato. Si può fare attraverso la condivisione a distanza del green pass” hanno dichiarato in Assolombardia, la prima territoriale di Confindustria. “Secondo la nostra interpretazione il green pass può essere controllato solo all’ingresso di una sede aziendale, non a chi lavora da casa” ha commentato Mariano Corso, alla guida dell’Osservatorio sullo smart working del Politecnico di Milano. Nel mondo degli esperti di diritto del lavoro prevale l’idea che chi lavora da casa non debba essere controllato. La cosa certa è che chi dovrebbe lavorare nella sede aziendale e si dichiara senza green pass non può concordare lo smart working. In molte città le farmacie sono già piene di prenotazioni di tamponi fino a dicembre. Si stima siano 3,5 milioni i lavoratori che non si vaccinano. Cresce, intanto, la lista delle aziende che assicurano il tampone gratuito. 

Green Pass: tassisti, rider, badanti e baby sitter

I lavoratori autonomi devono avere il green pass ma con loro tutto si basa sulla fiducia. Un tassista o un rider è controllore di se stesso. Così anche i proprietari dei piccoli negozi. I clienti non possono pretendere l’esibizione del certificato. “Il lavoratore autonomo o l’imprenditore individuale da domani avrà l’obbligo di detenere il green pass, certo, se l’attività non è svolta al pubblico è più difficile che possano verificarsi controlli” ha dichiarato l’avvocato giuslavorista milanese Cesare Pozzoli. Un nodo molto complicato è quello di colf e badanti. Sono circa 2 milioni tra regolari e irregolari, ma “ci sono almeno 400mila lavoratori che non lo hanno e a cui le famiglie non lo chiederanno mai per non perdere il rapporto di fiducia o perché non hanno altri cui rivolgersi e temono di restare senza aiuto” ha dichiarato Andrea Zini, vicepresidente di Assindatcolf. 

Green Pass: trasporti, logistica e polizia

L’80% degli autisti italiani che trasportano merci è formato da lavoratori stranieri e non vaccinati o vaccinati con vaccini non riconosciuti. Questo è un grande problema. Le associazioni di categoria temono che senza questi lavoratori ci possano essere forti ricadute sulla logistica e sull’autotrasporto, con importanti rischi anche per il commercio. per questo hanno chiesto lo slittamento di tre mesi. Gli agenti di polizia avranno l’opportunità di essere operativi fino a fine servizio anche con il Green pass scaduto.