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Green pass esteso e nuovi parametri: ipotesi cabina di regia dopo il monitoraggio

Green pass esteso

Da domani potrebbero giungere le prime decisioni dell'esecutivo in merito all'ipotesi di un utilizzo esteso del green pass.

Mentre si discute sulla possibilità di un utilizzo esteso del green pass prendendo spunto dal modello francese, il governo potrebbe convocare già domani una cabina di regia per valutare come procedere: decisivi potrebbero essere i dati contenuti nel consueto monitoraggio dell’ISS.

Green pass esteso: la decisione del governo

L’ipotesi che circola in queste ore è quella di non imitare in toto la Francia, che richiede la certificazione verde anche per andare al ristorante o sui mezzi di trasporto, ma di allargare l’utilizzo del pass a cinema, teatri, eventi o altro. Al momento in Italia il green pass è invece per partecipare ai banchetti post matrimoni, per far visita agli anziani nelle rsa e per assistere agli eventi negli stadi.

Inoltre, alla luce dei dati sulla protezione offerta dopo la prima dose, si sta pensando di rilasciarlo soltanto a conclusione del ciclo vaccinale. Si tratta di una strategia per scongiurare nuove chiusure e per convincere gli indecisi a vaccinarsi contro il Covid. Una decisione potrebbe arrivare già dalla prossima settimana sulla base del prossimo monitoraggio degli esperti in cui si teme un aumento dell’indice di contagio e dell’incidenza. Nell’ultimo bollettino si registrano infatti 2.153 nuovi contagi contro i 1.534 del giorno precedente e un tasso di positività salito all’1%.

Green pass esteso e la modifica dei parametri

Oltre al tema del green pass, il governo sta anche ragionando sulla modifica dei parametri che inseriscono le regioni nelle fasce di rischio. Con l’aumento dei vaccinati, si potrebbe decidere di fare pesare di più il numero delle ospedalizzazioni rispetto a quello dei nuovi casi. “I contagi possono pure innalzarsi, ma ciò che noi dobbiamo monitorare è la presenza e la pressione nei nostri ospedali; questo è il dato vero che ci deve eventualmente preoccupare“, ha spiegato Costa.