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Green Pass, grandi perdite per i parchi di divertimenti: -50% di ingressi

Green Pass parchi divertimenti

Ancora periodo di magra per i parchi di divertimenti. Nel primo weekend di introduzione del Green Pass gli ingressi sono dimezzati.

Per i parchi di divertimenti, questo si conferma ancora un altro periodo di magra. Con l’introduzione del Green Pass, il primo weekend è stato segnato da un dimezzamento degli ingressi rispetto al fine settimana precedente. Lo ha reso noto l’Associazione Parchi permanenti italiani che ha lanciato un appello al Governo affinché venga aumentato il limite di età per l’obbligo del Green Pass. A tal proposito il Presidente dell’Associazione Giuseppe Ira ha voluto precisare che “i tempi però non sono ancora maturi”, tanto più se si pensa che i parchi si rivolgono principalmente ai teeneger e che attualmente non ci sarebbero ancora vaccinati. 

Green Pass parchi divertimenti, l’appello al Governo dell’associazione di categoria

   “Non siamo pregiudizialmente contrari al green pass, personalmente punto a rendere Leolandia “Covid-Free”, sono queste le parole del Giuseppe Ira – presidente dell’Associazione Parchi Permanenti italiani che – riporta ANSA – ha lanciato un appello analizzando quali potranno essere le principali conseguenze del protrarsi di questa misura.

Pur non essendo contrario alla misura del Green Pass ha messo in evidenza come ci voglia del tempo prima che la certificazione diventi ben collaudata. Altro punto sulla quale ha posto l’accento è stato il target al quale i parchi di divertimenti si propongono. Oltre alle famiglie, i principali clienti dei parchi a tema sono proprio gli adolescenti e attualmente non ci sarebbe un numero abbastanza sufficiente per poter sostenere almeno in questo primo periodo l’obbligo del Green Pass. 

Green Pass parchi divertimenti, “In Francia ristori pari all’80% delle perdite” 

Il Presidente Giuseppe Ira ha proseguito facendo un paragone diretto con la Francia, della quale l’Italia ha preso a modello: “Non ci sono abbastanza vaccinati tra i giovani e, soprattutto, sufficienti dosi di vaccino per rispondere alla domanda. Chiediamo al Governo, che ha voluto a tutti i costi inseguire il modello francese, di farlo fino in fondo: in Francia l’età minima per presentare il green pass è stata alzata a 18 anni” – ha puntualizzato Giuseppe Ira, aggiungendo inoltre che “in autunno sono già previsti ristori pari all’80% delle perdite subite per le aziende più danneggiate dal provvedimento”. 

Green Pass parchi divertimenti, “L’unica certezza sono le perdite”

Infine il Presidente dell’Associazione di categoria Giuseppe Ira ha pronunciato delle parole a dir poco pessimistiche dichiarando che “Qui in Italia, invece, l’unica certezza sono le perdite: molti parchi sono sull’orlo del fallimento nella pressoché totale indifferenza delle istituzioni. Se il trend sarà confermato, le imprese saranno costrette a sospendere la stagione, licenziando migliaia di lavoratori”.