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Green pass in Europa: tutti i paesi che seguono il modello Italia

Green pass

La Gran Bretagna pensa al piano B, l'Austria ad un lockdown per non vaccinati e nei Paesi dell'Est tornano le chiusure. I Paesi che pensano il Green Pass.

La Gran Bretagna pensa al piano B, l’Austria ad un lockdown per non vaccinati e nei Paesi dell’Est tornano le chiusure. I Paesi che pensano il Green Pass.

Green pass in Europa: i piani dei Paesi

In Europa qualcosa sta cambiando. La Gran Bretagna va verso l’obbligo dei vaccini per i sanitari e il governo sta pensando ad un piano B per fermare l’aumento dei contagi. L’Austria vuole richiedere la certificazione verde per lavorare e sta pensando ad un lockdown solo per i non vaccinati. Nel resto dell’Europa il Green pass si sta lentamente diffondendo in diverse forme, seguendo in modi diversi il modello Italia, che nel nostro Paese è ampiamente criticato. La Lettonia torna in lockdown, mentre la Romania rimette il coprifuoco. L’obbligo è arrivato anche in Russia e in Marocco.

Green pass in Europa: i Paesi con certificato verde obbligatorio

La prima nazione a istituire il Green Pass è stata la Francia. La decisione inizialmente riguardava ristoranti e trasporti, poi ha coinvolto anche dipendenti di cinema, musei, palestre, ristoranti, centri commerciali e trasporti a lunga percorrenza. La proposta di eliminarlo a metà novembre sembra sia stata respinta da Olivier Véran, ministro della Salute. In Germania il pass serve per frequentare locali pubblici e privati, comprese le discoteche, ma non è obbligatorio nei luoghi di lavoro. In Spagna non c’è nessun obbligo, ma il Green Pass può essere richiesta dai datori di lavoro e a livello regionale per alcune attività. Anche l’Olanda valuta il ritorno delle restrizioni.

Green pass in Europa: le decisioni dei Paesi

La Grecia ha istituito il pass obbligatorio per bar, ristoranti, treni a lunga percorrenza e teatri. Chi lavora è obbligato ad un doppio tampone a sue spese. C’è l’obbligo di vaccino per il personale sanitario. In Norvegia e Svezia ci sono diverse restrizioni a livello locale o limitate a cinema e musei. Nell’Est Europa la situazione è più complicata. La Romania ha introdotto il coprifuoco, la Bulgaria il certificato per i locali al chiuso. In Russia il governo ha deciso di chiudere scuole, negozi, bar, ristoranti e stadi. Teatri e musei hanno il limite del 50% e l’uso di Green pass e mascherine. A Mosca chi ha più di 60 anni e non è vaccinato deve stare a casa.