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Green Pass, l’ipotesi del sottosegretario Costa: “Obblighi diversi a seconda dei colori delle Regioni”

Il sottosegretario Andrea Costa

Green Pass, l’ipotesi del sottosegretario Costa: “Obblighi diversi a seconda dei colori delle Regioni con intensificazioni a seconda della situazione”

In tema di Green Pass è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa che prova a trovare la quadratura del cerchio, con una soluzione possibile così riassumibile: obblighi diversi per chi lo detiene a seconda dei colori che via via verranno attribuiti alle Regioni. Tutto questo in attesa di una sorta di “lista dei luoghi” che per fine mese, per il 26 luglio ad essere precisi, dovrà fare il paio con il nuovo decreto anti covid. Quali luoghi? Quelli dove per esserci sarà obbligatorio aver completato il ciclo vaccinale ed essere quindi in possesso, pena multe salatissime, del nuovo totem mainstream dell’estate: il green pass.

Green pass, obblighi diversi e governo diviso: la possibile soluzione

I criteri di utilizzo del certificato che consente di spostarsi tra i diversi Paesi europei se si è vaccinati, se si è guariti dal covid o se si è negativi al test antigenico o molecolare, è l’incognita del momento. L’esecutivo guidato da Mario Draghi pare intenzionato a seguire le nuove indicazioni del redivivo Cts ed a estendere il green pass a ristoranti, bar, pizzerie, supermercati, mezzi pubblici, cinema ed eventi. Tuttavia la sola prospettiva ha diviso il governo come il Mar Rosso, e proprio da un esponente del governo pare arrivare una soluzione che sta a metà fra l’uovo di colombo e un cerchiobottismo ancora da capire bene.

Lo scoglio del green pass, Costa punta sulla “modulazione” con obblighi diversi

La propone il sottosegretario alla salute Andrea Costa con alcune dichiarazioni rilasciate all’Ansa. Ma qual è il sunto? Il governo ha in agenda una “modulazione e gradualità a seconda del quadro della Regione: si possono cioè prevedere intensificazioni dell’utilizzo del Green pass a seconda della situazione. Se c’è una situazione che peggiora, automaticamente ci può essere un’applicazione più ampia del Green pass. È un ragionamento di buon senso: se una Regione rimane bianca ci può essere un tipo di utilizzo di Green pass, ma se una Regione ha criticità maggiori, anziché chiudere si applica il green pass più restrittivo”. Insomma, se una regione x passa dal giallo all’arancio in base ai ricoveri dal giorno dello scatto il green pass sarà grimaldello per più situazioni di quanto non lo fosse prima. Solo che mancano quelle di base, quindi la soluzione per ora è concettuale.

Colori e Green pass, obblighi diversi e modifiche immediate

Sui parametri di assegnazione dei colori Costa ha detto: “La modifica verrà fatta entro questa settimana in Cdm, probabilmente mercoledì o giovedì, in modo che venerdì, quando decideremo i colori per le regioni, lo faremo già con i nuovi parametri”. Insomma, pare confermata la linea del ministro Speranza per cui “si darà molto più peso agli ospedalizzati e alle terapie intensive, perché c’è la consapevolezza che di fronte ormai a oltre 27 milioni di cittadini vaccinati non ha più senso dare così tanto rilievo al numero dei contagiati”.

Obblighi diversi sul green pass, ma anche stato di emergenza

E in tema di stato di emergenza? Qui Costa si sbilancia di meno: “Credo che l’intendimento sia di prolungare lo stato di emergenza fino a fine ottobre. C’è in campo anche l’ipotesi fino a gennaio, ma credo che si possa ragionare su un primo step ad ottobre e poi, naturalmente, valuteremo. Considerando anche che siamo nel pieno della campagna vaccinale, credo che la struttura emergenziale del commissario Figliuolo sia ancora utile per proseguire e portare a termine questo percorso”.