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Green Pass, multe a chi non lo ha: si rischiano sanzioni da 400 a 100 euro

Green Pass, tutto quelo che c'è da sapere sulle sanzioni

Green Pass, multe a chi non lo ha: si rischiano sanzioni da 400 a 100 euro. Cosa sapere su titolarità, accessi, verifiche, modalità, durata e revoca eventuale

Green Pass, nell’imminenza della sua entrata in vigore lo spauracchio più temuto e utile è quello delle multe a chi non lo ha: e sono multe salate, con cui si rischiano sanzioni da 400 a 1000 euro. In attesa del 6 agosto 2021 dunque, con l’entrata in vigore dell’obbligatorietà del Green Pass, è meglio essere al corrente di ogni aspetto legato a titolarità, utilizzo, scadenza e verifiche sulla certificazione che attesa l’avvenuta vaccinazione anti Covid. Innanzitutto vanno ribaditi luoghi e circostanze in cui il possesso del Green pass concede l’accesso: ristoranti al chiuso, spettacoli all’aperto, centri termali, piscine, palestre, fiere, congressi e concorsi e bar. Attenzione, per questi ultimi esercizi il possesso non è obbligatorio se si consuma al bancone. 

Green pass: multe, sanzioni e regole specifiche

Chi entra in questi luogo sprovvisto di Green Pass rischia multe, lui e i gestori per cui vige il principio di corresponsabilità. I trasgressori saranno sanzionati con somme da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente che del cliente. E se la violazione è reiterata per tre volte in tre giorni diversi “l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni”. Poi c’è il tema controlli, e il decreto approvato lo scorso 23 luglio è chiaro: “I titolari o i gestori dei servizi e delle attività sono tenuti a verificare che l’accesso ai predetti servizi avvenga nel rispetto delle prescrizioni”. C’è un problema di privacy però, ecco perché è previsto un Dpcm con “le specifiche tecniche per trattare in modalità digitale le certificazioni, al fine di consentirne la verifica digitale, assicurando contestualmente la protezione dei dati personali in esse contenuti”. 

Tutto sul Green pass: multe, sanzioni e modalità di verifica

E le modalità di controllo? Si procederà con la app VerificaC19. Quest’ultima è stata sviluppata dal Ministero della Salute grazie a Sogei.s. Si richiede la certificazione, la persona mostra il relativo QR Code che viene inquadrato e, se tutto è in regola, si genera una spunta verde, se qualcosa non va compare un segnale di diveto in rosso. Uno dei casi esemplificativi legato non alla vaccinazione è ad esempio un tampone effettuato più di 48 ore prima del controllo. Questo pone l’esigenza della assoluta validità, oltre che del possesso, del Gren Pass. 

Non solo multe sanzioni, ma anche la possibile revoca del Green Pass

Perché? Perché c’è la possibilità di revoca. E la revoca si genererebbe in piattaforma quando il Servizio sanitario regionale, un medico, un pediatra o un medico Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera) o Sasn (Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile) dovesse comunicare la positività al Covid-19 di una persona vaccinata o guarita dal virus. La revoca avverrebbe con notifica all’interessato e “inserendo gli identificativi univoci nella lista delle certificazioni revocate e comunicandoli al gateway europeo”. 

Quanto dura un Green pass e cosa si deve sapere per evitare multe e sanzioni

In questi giorni di proteste da parte dei no vax  e non senza qualche polemica si parla poi di durata del Green pass, vediamo come funziona in punto di norma: il certificato verde dura 9 mesi (270 giorni) dalla data del rilascio in caso di vaccinazione. Dura invece 48 ore dal momento del prelievo per chi lo ottiene dopo un tampone per Covid-19. In caso di vaccini con duplice dose il GP sarà generato dopo 15 giorni dalla somministrazione della prima dose e avrà validità fino alla seconda dose. A seconda dose fatta verrà generato dopo un paio di giorni e avrà validità per 270 giorni. In caso di vaccini con unica dose invece la certificazione sarà generata dopo 15 giorni dall’iniezione. Avrà validità per 270 giorni.