Nel decreto che estende l’obbligo di green pass a tutti i lavoratori a partire dal 15 ottobre 2021 non vi sono specifiche modifiche per l’accesso in chiesa: per recarsi nei luoghi sacri continuerà dunque a non essere necessario il possesso della certificazione verde.
Green pass in Chiesa?
Le regole anti Covid per le funzioni liturgiche restano dunque invariate e prevedono distanziamento, obbligo di mascherina, igienizzazione delle mani e assenza di tutti quei gesti che sarebbero vettori di contagio (come lo scambio della pace e l’utilizzo all’acqua santa). Ciò vale sia per il territorio italiano che per quello vaticano.
La Conferenza episcopale italiana ha comunque dato indicazione a tutti i vescovi di sollecitare i fedeli a vaccinarsi, con un invito particolare per gli operatori, sacerdoti in primis, ma anche catechisti, cantori e volontari a vario titolo.
Green pass in Chiesa? La decisione della diocesi di Milano
La diocesi di Milano, la più grande al mondo, ha già risposto all’appello disponendo che a partire dal 20 settembre sacerdoti e operatori abbiano ricevuto la prima dose di vaccino da almeno 14 giorni, siano guariti dal Covid meno di 180 giorni o abbiano fatto un tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Occorrerà dunque aver fatto ciò che serve per ottenere il green pass anche se formalmente il certificato non sarà richiesto.