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Green pass obbligatorio sui trasporti, cosa rischia chi viaggia senza certificazione verde?

Green pass

Il Green pass è diventato obbligatorio anche sui trasporti. I controlli verranno intensificati e ci saranno conseguenze per chi non ha il certificato.

Il Green pass, a partire da oggi 1 settembre, è diventato obbligatorio anche sui trasporti. I controlli verranno intensificati e ci saranno conseguenze per chi non ha il certificato.

Green pass obbligatorio sui trasporti: le regole

A partire da oggi, mercoledì 1 settembre 2021, il Green pass diventa obbligatorio anche sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza. Oggi entre in vigore il decreto varato dal governo Draghi ad inizio agosto, che permette solo ai possessori di certificazione verde l’accesso ai treni ad alta velocità, Intercity, Intercity Notte, navi e traghetti interregionali (ad eccezione dello stretto di Messina) e arei con tratta nazionale. Il pass servirà anche per viaggiare a bordo di autobus che collegano due regioni diverse o che effettuano delle tratte turistiche più lunghe, così come sugli autobus per servizi di noleggio con il conducente. 

Green pass obbligatorio sui trasporti: i controlli

A differenza delle navi, degli aerei e degli autobus, dove i controlli vengono svolti al momento della partenza, le verifiche sui treni avverranno a bordo. Bisognerà mostrare il Qr Code quando il personale di bordo passerà tra i viaggiatori per richiedere il documento e il biglietto. I passeggeri che non avranno una certificazione verde valida, che si ottiene con la vaccinazione, la guarigione dalla malattia o l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti, saranno costretti a recarsi in una zona del treno isolata e scendere alla prima fermata disponibile per essere affidati a pubblici ufficiali che potranno effettuare una multa

Green pass obbligatorio sui trasporti: le sanzioni

Le persone che vengono scoperte senza Green pass dove è obbligatorio, rischiano una multa dai 400 ai 1.000 euro. Coloro che, invece, falsificano i dati, come la data del tampone o del certificato di guarigione o presentano il pass di un’altra persona, potranno andare incontro ad una denuncia. Queste regole valgono per qualsiasi luogo o mezzo di trasporto interessato al provvedimento stabilito dal governo. Da queste misure sono esclusi tutti i bambini al di sotto dei 12 anni e tutti coloro che non hanno potuto vaccinarsi per motivi di salute, che dovranno presentare un valido certificato medico.