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Green pass per i dipendenti pubblici da ottobre: l'ipotesi allo studio del governo

Green pass dipendenti pubblici

I ministri Speranza e Brunetta starebbero lavorando per rendere il green pass obbligatorio anche per i dipendenti pubblici da ottobre.

Dopo che dal primo settembre diventerà obbligatorio per trasporti a lunga percorrenza, scuole e università, il governo starebbe valutando l’ipotesi di richiedere il green pass anche ai dipendenti pubblici. Lo scopo dell’esecutivo è infatti quello di raggiungere l’80% di adulti vaccinati.

Green pass per i dipendenti pubblici

Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha infatti espresso la volontà di vedere tutti i lavoratori tornare alle mansioni in presenza andando oltre lo smart working dell’era pandemica. D’accordo con lui anche il ministro Speranza, che ha confermato a Repubblica che “si può valutare se procedere con l’estensione del passaporto vaccinale per i funzionari pubblici” e che è in corso una riflessione con sindacati e imprese per ragionare anche di certificato sui luoghi di lavoro.

Green pass per i dipendenti pubblici: “Giusto prevedere forma di obbligo vaccinale”

Anche Mariastella Gelmini appoggia l’ipotesi. Dopo aver ribadito di essere favorevole all’obbligo vaccinale, ha affermato che se nel giro di qualche settimana non si raggiunge l’80% per cento di immunizzati “credo che sarebbe giusto prevedere una forma di obbligo vaccinale almeno per chi svolge funzioni pubbliche“.

Green pass per i dipendenti pubblici da ottobre

Se il governo opterà per introdurre il pass anche nell’amministrazione pubblica, l’obbligo di possedere la certificazione verde potrebbe partire da inizio ottobre. Non è escluso che in tempi brevi arrivi anche per le aziende, dove la maggior parte dei lavoratori sono vaccinati. Le scorse settimane governo e sindacati sono entrati in rotta di collisione su questo punto, ma presto l’esecutivo cercherà di siglare un compromesso. Si ragiona infine sul trasporto pubblico locale: il ministro Enrico Giovannini sembra convinto che protocolli rigidi e tempi brevi di percorrenza mettano già in sicurezza gli utenti, ma anche in questo ambito non si esclude l’introduzione del pass.