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Grillo, la risposta dei genitori della ragazza: “Ridicolizza il dolore, la sua è una farsa ripugnante”

Belle Grillo nel video

Grillo, la risposta dei genitori della ragazza che hanno affidato le tutele legali a Giulia Bongiorno: “Ridicolizza il dolore, farsa ripugnante”

Video difesa del figlio da parte di Beppe Grillo, non si è fatta attendere la risposta dei genitori della ragazza parte lesa in un procedimento per violenza sessuale: “Ridicolizza il dolore, la sua è una farsa ripugnante”. La vicenda è quella del procedimento per stupro intentato contro Ciro Grillo, figlio del leader pentastellato a seguito di una denuncia del luglio 2019. Beppe Grillo aveva postato in queste ore un video un video dove accusava il sistema di aver trattato il figlio come un mostro e, dopo aver dato all’intera faccenda l’imprintig obiettivamente atroce del “divertimento” si era simbolicamente offerto lui come capro espiatorio dei guai giudiziari del figlio.

Grillo, la risposta dei genitori della vittima

E le dichiarazioni dei genitori della ragazza, che sono legalmente assistiti nella vicenda da Giulia Bongiorno, sono state riportate in esclusiva dall’Adnkronos, eccone alcuni stralci. “Siamo distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante. Cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati, cercare di sminuire e ridicolizzare il dolore, la disperazione e l’angoscia della vittima e dei suoi cari sono strategie misere e già viste, che non hanno nemmeno il pregio dell’inedito”.

I fatti attribuiti al figlio di Grillo

La giovane in questione, la 19enne italo svedese S.J., aveva denunciato il presunto stupro al suo ritorno a Milano da una vacanza in Costa Smeralda in una location che grazie ad un selfie sarebbe stata individuata come la villa di Beppe Grillo. E a fare sponda alla fortissima polemica di queste ore c’è proprio il video di Grillo e le parole del leader M5S: “Mio figlio è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi. Io voglio chiedere veramente perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel c***. Allora perché non li avete arrestati? Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c’è stato niente perché chi viene stuprato fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano”.

Il video di Grillo e gli atti della Procura

Poi l’ex comico aveva incalzato: “È strano. E poi c’è tutto un video, passaggio per passaggio, in cui si vede che c’è un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande e saltellano con il p*******, così… perché sono quattro c*******”. Tuttavia gli atti della magistratura di Tempio Pausania hanno rubricato tutta un’altra storia. Vi si legge infatti per tabulas: “Costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box del bagno (…). Afferrata per la testa (e costretta ) a bere mezza bottiglia di vodka. (…) Costretta ad avere rapporti di gruppo”. Tutto secondo un clichet procedurale per cui in ipotesi di reato gli indagati avrebbero “approfittato delle sue condizioni di inferiorità psicologica e fisica”.