> > Guardia medica in cura psichiatrica abbandona il turno: “Vulnus nel sistema...

Guardia medica in cura psichiatrica abbandona il turno: “Vulnus nel sistema sanitario ligure”

GUARDIA MEDICA

Un Vulnus nell'organizzazione della sanità ligure; un medico di guardia che non va a svolgere il regolare turno. Sonia Viale mette l'accento su questa grande falla nel servizio sanitario nazionale

E’ successo nella notte di domenica scorsa a Finale Ligure in provincia di Savona, una guardia medica non si è presentata in turno per svolgere il suo lavoro. Guardia medica, che aveva già ampiamente dato segni di squilibrio in passato. Difatti, l’uomo è in cura da tempo in un Centro di igiene mentale per motivi psichiatrici ottenendo l’amministrazione di sostegno, poiché non riesce a gestirsi in piena autonomia.

Allora perché una persona che è in cura continua a svolgere un mestiere in un cui l’equilibrio per curare i pazienti dovrebbe essere la prima garanzia?

In risposta l’assessore ligure alla Salute, Sonia Viale, che riferisce: “E’ un vero è proprio Vulnus. Una ferita nell’organizzazione del sistema ma voglio rassicurare tutti i cittadini: i dipendenti del servizio sanitario nazionale sono sottoposti a controlli periodici proprio per evitare casi come questo. Nel caso della guardia medica l’iter è un po’ diverso. Il loro contratto non prevede controlli che sono previsti per il personale delle Aziende sanitarie proprio perché dipendenti diretti. La guardia medica è un ruolo di medico non convenzionato. Questa è la legge e andrebbe cambiata ma al momento è così.”

Il direttore dell’Asl2 di Savona, Eugenio Porfido, chiarisce in merito: “Per il ruolo della guardia medica esiste un elenco regionale ma senza controlli dei medici. Nel caso di questo medico, l’Asl2 di Savona non era a conoscenza dei problemi psichiatrici del soggetto in questione. Per questo, entrano in ballo motivazioni di privacy. Il Centro d’igiene mentale ha il dovere di tenere il riserbo sui pazienti in cura.

Nella notte di lunedì la guardia medica in fuga dal suo ruolo stava aggirandosi nei pressi del porto turistico di Varazze. Così, dopo varie ricerche, una pattuglia dei carabinieri lo ha individuato e portato all’ospedale di Savona. Nemmeno lì, neanche col confronto con altri medici, si è capito il reale motivo per l’abbandono nello svolgere la mansione. L’Asl2, dunque, ha sospeso l’uomo dai suoi turni medici e molto probabilmente sarà denunciato per interruzione di pubblico servizio e omissione di atti d’ufficio.

La vicenda del medico di guardia di Finale Ligure pone l’accento sulla validità di un sistema che non controlla a dovere la SALUTE mentale dei medici convenzionati col servizio sanitario nazionale. Considerando il ruolo di grande responsabilità, che ha il compito di garantire la continuità assistenziale ai pazienti, siamo dinanzi a un grave limite legale. Lo stesso discorso vale per i medici di famiglia che non sono tenuti, per legge, ad avere controlli regolari e periodici sullo stato psicologico e fisico; cosa che avviene sempre negli ospedali ove i dipendenti e, quindi i medici, devono essere controllati con regolarità sul loro equilibrio psicologico al fine di garantire la massima sicurezza per i pazienti oltre, naturalmente, l’occasionale errore umano.