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Guerra in Ucraina, Zelensky: “Crimini di guerra a Bucha, c’è stato un genocidio”

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Guerra in Ucraina: il presidente Volodymyr Zelensky si è recato a Bucha e ha commentato il massacro compiuto dai russi nella città.

Guerra in Ucraina: con il ritiro delle truppe russe, l’esercito di Kiev sta rientrando in possesso di molte posizioni e sta avanzando verso la città di Chernihiv. A Kharkiv, seconda città del Paese, continuano a essere lanciate bombe e si sta registrando un aumento costante dei morti e dei feriti tra i civili. Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato a Bucha.

Guerra in Ucraina, aumentano bombardamenti e vittime a Kharkiv

L’esercito ucraino sta recuperando le aree situate nel Nord del Paese che da settimane si trovavano sotto assedio nemico, sfruttando la ritirata delle truppe russe, impegnate a consolidare il proprio dominio al Sud.

Nonostante il ritiro delle forze russe, tuttavia, Mosca sta continuando a bombardare i principali centri urbani dell’Ucraina. A Kharkiv, infatti, l’amministrazione locale ha riferito di aver registrato sette vittime e trentaquattro civili feriti in seguito a un attacco indirizzato in una zona residenziale nella seconda città del Paese. Le autorità hanno riferito anche l’uccisione di altri tre civili durante un bombardamento che ha travolto il sobborgo di Dergachi, nei pressi di Kharkiv.

Per quanto riguarda il raid missilistico che ha colpito Odessa nella giornata di domenica 3 aprile, invece, i funzionari della città hanno riferito non siano state individuate vittime. Pare che l’attacco avesse come obiettivo alcune “infrastrutture critiche”, presumibilmente coincidenti con un deposito di carburante.

Esercito di Kiev avanza verso Chernihiv: Mosca si prepara a una escalation nel Donbass

Con il procedere del ritiro delle truppe russe, il governatore dell’Oblast di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, ha comunicato che l’esercito di Mosca ha lasciato la regione.

Inoltre, le forze ucraine hanno asserito di essere riuscite a guadagnare ulteriori posizioni nelle vicinanze di Chernihiv, città in cui circa il 70% degli edifici risulta essere totalmente distrutto o severamente danneggiato.

In particolare, l’esercito di Kiev rivendica la riconquista dei villaggi di Kolychivka, Ivanivka e Yahidne e anche di Pripyat, insediamento situato in prossimità della centrale nucleare di Chernobyl.

Nel Donbass, invece, i Governi di Russia e Ucraina continuano ad accusarsi reciprocamente di attacchi contro obiettivi civili e si preannuncia una escalation delle ostilità entro i prossimi giorni.

A questo proposito, le autorità ucraina hanno annunciato che almeno sette persone sono state uccise mentre altri 20 sono state ferite durante il bombardamento contro la città di Ochakiv, sul Mar Nero. Un attacco contro Mykolaiv, ancora, avrebbe causato almeno una vittima.

L’intelligence britannica, intanto, ha osservato che l’esercito russo procede nel “consolidare e riorganizzare” l’offensiva nel Donbass e ha come “obiettivo chiave” quello di conquistare Mariupol, dilaniata da lotte intestine e atroci combattimenti.

Ucraina, Biden: “Massacro di Bucha oltraggioso, Putin è un criminale di guerra”

In seguito alla diffusione delle immagini del massacro di Bucha, il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, ha chiesto l’apertura di un processo per crimini di guerra contro il leader del Cremlino Vladimir Putin. Il presidente americano, infatti, ha dichiarato: “Ricorderete che sono stato criticato per aver detto che Putin è un criminale di guerra. Ora la verità la vedete in quello che è successo a Bucha: è un criminale di guerra – e ha aggiunto –. Dobbiamo continuare a fornire all’Ucraina le armi necessarie per continuare a combattere, e dobbiamo raccogliere tutti gli elementi perché ci possa essere un vero processo di guerra”.

L’inquilino della Casa Bianca, poi, ha descritto il presidente russo Putin come “un uomo brutale” e ha ribadito che “quanto successo a Bucha è oltraggioso: tutti lo hanno visto”.

Zelensky: “A Bucha, crimini di guerra che verranno riconosciuti come un genocidio”

Sul massacro di Bucha, è intervenuto anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che si è recato presso la città situata a nord-ovest della capitale Kiev, recentemente liberata dall’assedio delle truppe russe.

Nel commentare quanto avvenuto a Bucha, Zelensky ha denunciato: “Sappiamo che migliaia di persone sono state uccise e torturate con amputazioni, che le donne sono state stuprate e che sono stati assassinati bambini. Questi sono crimini di guerra e saranno riconosciuti dal mondo come un genocidio”.

Il presidente ucraino, tuttavia, ha comunicato che i negoziati e gli sforzi diplomatici per porre fine alla guerra proseguiranno, spiegando: “Sì, perché l’Ucraina deve avere la pace. Siamo in Europa nel 21mo secolo. Continueremo gli sforzi sia diplomatici che militari”.

Intanto, il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha rivelato: “Bucha è la punta dell’iceberg, a Mariupol la situazione è anche peggiore”.

Sul fronte russo, il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, ha affermato in conferenza stampa con i colleghi della Lega Araba che le immagini di Bucha “sono una messinscena allestita dagli ucraini dopo il ritiro delle truppe russe il 30 marzo”. Per Lavrov, i filmati diffusi sono una “provocazione” e ha rimarcato che nessun civile di Bucha ha subito violenza dai militari russi.

Nella giornata di martedì 5 aprile, il caso Bucha verrà esaminato dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu.