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Guerra in Ucraina, Zelensky incontro Guterres: segnalate due grandi esplosioni a Kiev

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Guerra in Ucraina: Zelensky ha incontrato il segretario generale dell'Onu Guterres. Durante la conferenza stampa, ci sono state due forti esplosioni a Kiev.

Guerra in Ucraina: il presidente americano Joe Biden ha chiesto al Congresso di stanziare 33 miliardi di dollari per supportare e sostenere Kiev. Intanto, nella capitale ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha incontrato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Nel corso del confronto, due forti esplosioni sono state segnalate a Kiev.

Guerra in Ucraina, Biden: “Stanziati 33 miliardi di dollari di aiuti per Kiev”

Nella giornata di giovedì 28 aprile, il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden ha deciso di chiedere al Congresso di stanziare 33 miliardi di dollari da destinare all’Ucraina per sostenere il Paese nella guerra contro la Russia. Dei 33 miliardi ipotizzati da Biden, 20 miliardi di dollari verranno tradotti in aiuti militari da inviare a Kiev mentre altri 8,3 miliardi verranno utilizzati per “aiutare il Governo ucraino a rispondere alla crisi immediata”.

Infine, i 3 miliardi di dollari restanti verranno impiegati per finanziare l’assistenza umanitaria e per contrastare l’impennata dei prezzi e delle forniture alimentari registrata in contesto globale.

Nelle intenzioni dell’inquilino della Casa Bianca, poi, c’è anche la volontà di chiedere al Congresso di confiscare e vendere i beni degli oligarchi russi in modo tale da poter supportare economicamente e militarmente Kiev.

Biden: “Non attacchiamo la Russia, difendiamo Kiev”

Secondo quanto riferito da fonti dell’amministrazione Biden in merito alla richiesta di finanziamento che il presidente americano ha rivolto al Congresso, è stato spiegato: “La richiesta di finanziamento del presidente è quello che noi crediamo sia necessario per permettere il successo dell’Ucraina nei prossimi cinque mesi di questa guerra. Il conflitto potrebbe durare mesi o anche di più”.

Sulla decisione di confiscare e vendere i beni degli oligarchi russi per finanziare la guerra in Ucraina, invece, la Casa Bianca ha diramato una nota ufficiale spiegando che la misura “consentirà al governo di utilizzare i proventi per sostenere l’Ucraina”.

Il presidente Joe Biden, inoltre, parlando alla Casa Bianca, ha precisato: “Non stiamo attaccando la Russia ma aiutando l’Ucraina a difendersi. Cedere all’aggressione avrebbe un prezzo più alto che aiutare l’Ucraina. Non è economico sostenere Kiev, ma gli Stati Uniti possono farcela. Non lasceremo che la Russia ci intimidisca o ricatti per uscire dalle sanzioni. Non permetteremo loro di usare il loro petrolio e gas per evitare conseguenze alla loro aggressione”.

Incontro Zelnesky Guterres sulla guerra in Ucraina: segnalate due forti esplosioni a Kiev

A Kiev, nel pomeriggio di giovedì 28 aprile, si è tenuto un incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.

A questo proposito, prima della visita di Guterres, il leader di Kiev aveva commentato la scelta del segretario generale delle Nazioni Unite di recarsi prima al Cremlino criticandola in modo aspro e severo.

Mentre l’incontro tra il leader ucraino e il segretario generale Onu era in corso, le autorità locali hanno segnalato due forti esplosioni a Kiev. A quanto si apprende, i due eventi sembrerebbero essere collegati tra loro.

In seguito alle esplosioni, una densa colonna di fumo si è stagliata verso il cielo durante la conferenza stampa tenuta nel cuore della capitale ucraina dal presidente Zelensky e dal segretario generale dell’Onu Guterres.

Conferenza stampa, Guterres: “Onu non è riuscita a prevenire e a porre fine alla guerra in Ucraina”

Nel corso della conferenza stampa organizzata a Kiev, il segretario generale delle Nazioni Unite ha affermato che l’organizzazione farà “tutto il possibile” per evacuare i civili rifugiati all’interno dell’acciaieria di Azovstal a Mariupol e ha precisato: “L’Onu è coerente nel difendere i valori dell’Onu e i valori della Carta Onu, e uno di questi è l’integrità territoriale dei Paesi, che deve essere rispettata. Ciò è fondamentale dal punto di vista del diritto internazionale e spero che, proprio come tutte le cose della vita, la legge prevalga – e ha aggiunto –. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu non è riuscito a prevenire e a porre fine alla guerra in Ucraina”.

Inoltre, Guterres ha sottolineato che con il leader ucraino si sono tenute “discussioni intense” volte a rendere possibile l’evacuazione dei civili da Mariupol.

Zelensky: “Tutti i leader mondiali dovrebbero venire a Kiev. Con Onu, possibile l’evacuazione di Mariupol”

Il presidente Zelensky, invece, ha dichiarato: “Credo che i grandi leader mondiali debbano venire in Ucraina. Sono molto grato al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres di essere venuto. Oggi abbiamo passato molto tempo a discutere di come l’Onu può contribuire a sbloccare la situazione ad Azovstal e credo che alla fine avremo un risultato positivo”.

Kiev: “Trovati i corpi di 1.150 civili uccisi”. Kherson: “Rappresentanti locali rapiti dai russi”

Nella regione di Kiev, le autorità locali hanno recuperato i corpi di 1.150 civili. È quanto riferito dal capo della polizia regionale della capitale ucraina, Andriy Nebyton.

Le parole del capo della polizia Nebyton, con riportato dalla CNN, sono state le seguenti: “Abbiamo trovato circa 1.150 corpi di cittadini civili che sono stati uccisi e li abbiamo consegnati ai medici legali. Le vittime non erano in alcun modo coinvolte con la difesa territoriale o altre entità militari. La maggior parte di loro proveniva dalla regione di Bucha. Il 50-70% è morto per ferite da arma da fuoco, colpito da fucili automatici”.

La garante per i diritti umani Ludmulla Denisova, poi, ha denunciato su Telegram il sequestro di 35 dei 49 rappresentanti locali della regione di Kherson da parte delle forze militari russe. Il sequestro, in relazione a quanto riferito da Denisova, è avvenuto dopo l’istituzione a Kherson e nella regione di “amministrazioni miste civili militari” che hanno sostituito quelle regolarmente elette.

Al momento, 17 rappresentati sono stati liberati mentre altri 18 sono ancora trattenuti dai russi.

Denisova ha anche asserito: “Le forze russe rapiscono e torturano i residenti dei territori occupati provvisoriamente, saccheggiano siti che fanno parte del patrimonio culturale mondiale”.