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Guerra in Ucraina, colloquio Draghi Putin: “Urgente stabilire quanto prima un cessate il fuoco”

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Guerra in Ucraina: Putin ha avuto un colloquio con Italia e Germania. Il presidente americano Biden ha sentito il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.

Guerra in Ucraina: Putin ha avuto un colloquio telefonico con Italia e Germania. Intanto, il presidente americano Joe Biden ha contattato il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky

Guerra in Ucraina, colloquio Draghi Putin: “Urgente stabilire quanto prima un cessate il fuoco”

Nel pomeriggio di mercoledì 30 marzo, il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. Sulla base delle informazioni apprese dall’ansa da fonti di Palazzo Chigi, la telefonata tra i due leader ha avuto una durata di circa un’ora. Tra i temi trattati nel corso del colloquio, figurano principalmente i recenti sviluppi della crisi Ucraina e le relazioni bilaterali tra Mosca e Roma. Inoltre, a quanto si apprende, Draghi e Putin hanno discusso delle forniture di gas e dei pagamenti recentemente richiesti in rubli dal Cremlino.

In merito al colloquio telefonico tra Draghi e Putin, Il Cremlino ha diramato una nota ufficiale con la quale è stato riferito che “su richiesta di Mario Draghi, Vladimir Putin lo ha informato sull’andamento di colloqui tra i rappresentanti di Russia e Ucraina, la cui ultima sessione si è svolta il giorno prima a Istanbul”.

Sulla guerra in Ucraina, Palazzo Chigi ha spiegato che il presidente italiano ha sottolineato “l’importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale”.

De-escalation, forniture gas e colloquio Putin Scholz

Durante il confronto, l’ansa ha riferito che il premier Draghi ha ribadito l’importanza di lavorare per una deescalation dei rapporti tra la Russia e l’Ucraina, soprattutto in considerazione delle gravi ripercussioni che un inasprimento della crisi potrebbe generare a livello mondiale. a questo proposito, il Presidente Draghi e il presidente Putin hanno convenuto sulla necessità di proseguire negli sforzi comuni e individuare una soluzione sostenibile e durevole rispetto alla crisi al fine di ripristinare un clima di fiducia.

In relazione alle forniture di gas e ai pagamenti richiesti esclusivamente in rubli da Mosca, Il Cremlino annunciato nuove discussioni in merito alla questione. Il medesimo tema, infatti, e stato affrontato da Vladimir Putin anche nel corso di una telefonata con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. A questo proposito, i leader di Mosca e di Berlino hanno stabilito di proseguire con il confronto rispetto alle forniture di gas e al pagamento in rubli delegandolo ai rispettivi esperti. La notizia diramata dal Cremlino è stata riportata dall’agenzia di stampa russa Interfax.

Irpin, almeno 200 civili morti nella guerra in Ucraina. Donna violentata a Mariupol davanti al figlio

In Ucraina, la guerra continua e diventa sempre più sanguinosa. Il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushyn, ha denunciato che almeno 200 civili ucraini hanno perso la vita nel sobborgo di Kiev dall’inizio dell’invasione russa. Irpinè stata riconquistata dalle forze ucraine nei giorni scorso dopo essere stata per settimane uno dei più atroci teatri di scontro del conflitto russo-ucraino.

Al bilancio delle vittime comunicato da Irpin, vanno aggiunti circa una cinquantina di soldati e ci sono ancora corpi sepolti sotto le macerie crollate a causa dei bombardamenti russi.

Intanto, il Governo di Kiev ha denunciato un ennesimo orrore di guerra compiuto dai militari russi ai danni della popolazione ucraina residente a Mariupol. Il Ministero della Difesa ucraino, infatti ha denunciato: “A Mariupol, gli occupanti hanno violentato una donna per diversi giorni di fronte al figlio di sei anni. La donna è morta in seguito alle ferite mentre al piccolo sono diventati grigi i capelli per lo shock. Questo non è un film dell’orrore. Stupro, violenza, omicidio: questo è ciò che significa il ‘mondo russo’”.

Nel frattempo, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha scritto su Twitter il seguente messaggio: “Mentre continuano i negoziati, la Russia non interrompe le ostilità. È cruciale che i partner continuino a fornire all’Ucraina più armi ed applicare più sanzioni alla Russia. Più è forte è l’Ucraina, migliore sarà l’accordo che potremmo ottenere per il bene dell’Ucraina e della sicurezza dell’Europa”.

Guerra in Ucraina, truppe russe di riuniscono per la fase finale della liberazione del Donbass

Nel Donbass, le truppe russe si stanno organizzando per realizzare le condizioni per inaugurare la fase finale della liberazione della regione: è quanto asserito dal Ministero della Difesa.

L’agenzia di stampa russa Tass ha citato quanto affermato dal Ministero della Difesa: “Il raggruppamento delle truppe russe in direzione di Kiev e Chernihiv è in corso con l’obiettivo di raddoppiare gli sforzi nelle aree prioritarie e principalmente per completare la liberazione del Donbass. I principali obiettivi delle forze armate a Kiev e Chernihiv sono stati raggiunti”.

In relazione alla guerra in Ucraina, il territorio internazionalmente riconosciuto come parte della Georgia noto come Ossezia del Sud ah annunciato di essere pronto a compiere i passi giuridici necessari per unirsi in modo definitivo alla Federazione russa di Vladimir Putin. La notizia, come riportato dalla Tass, è stata comunicata dal leader dell’Ossezia del Sud, Anatolij Bibilov.

Colloqui Biden Zelensky: “Maggiore supporto difensivo e nuovo pacchetto di sanzioni rafforzate”

Alle ore 16:45 italiane di mercoledì 30 Marzo, si è tenuto un colloquio telefonico tra il presidente americano Joe Biden e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La telefonata, della durata di circa un’ora, è stata commentata dal presidente ucraino. Zelensky ha, infatti, postato un messaggio su Twitter attraverso il quale ah spiegato che durante il confronto con il leader americano sono state fatte valutazioni “sulla situazione sul campo di battaglia e sui negoziati”. Inoltre, “si è parlato di supporto difensivo specifico, di un nuovo pacchetto di sanzioni rafforzate e di aiuti macro finanziari e umanitari”.

Il presidente Biden e il presidente Zelensky, poi, hanno discusso su come soddisfare la richiesta legata alla ricezione di più armi all’Ucraina, come riferito dalla Casa Bianca.

A questo proposito, il leader americano ha espresso la volontà di creare un budget diretto di 500 milioni di dollari.

Guerra in Ucraina, Mosca annuncia cessate il fuoco a Mariupol

Nella serata di mercoledì 30 marzo, la Russia ha annunciato l’attivazione del cessate il fuoco a Mariupol. La misura verrà attivata nella mattinata di giovedì 31 marzo al fine di consentire l’evacuazione di civili e cittadini stranieri verso la città di Zaporizhzhia.

La decisione è stata riportata dal quotidiano russo Rbk che ha citando il Ministero della Difesa di Mosca.

Pentagono: “Truppe russe riposizionate a Kiev. Avviato ritiro russo da Chernobyl”

Nella serata di mercoledì 30 marzo, il Pentagono ha riferito che la Russia ha “riposizionato il 20% delle sue forze che erano state schierate per attaccare Kiev, il giorno dopo aver annunciato una drastica riduzione delle operazioni intorno alla capitale e a Chernihiv”.

A comunicarlo, il portavoce John Kirby durante una conferenza stampa. In questo contesto, il portavoce del Pentagono ha anche aggiunto: “La nostra valutazione è, come abbiamo detto ieri, che riorganizzeranno queste truppe, le riforniranno per poi usarle probabilmente altrove in Ucraina ma non riteniamo in questa fase di aver visto la riorganizzazione andare avanti con qualche specificità“.

Inoltre, il pentagono ha anche riferito che le forze russe in Ucraina hanno avviato il ritiro delle truppe dalla zona che coincide con la centrale nucleare di Chernobyl.