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Guerra in Ucraina, vittime civili nel Lugansk: uccisi due bambini e una donna

Bombardamento nel Lugansk

Nel Lugansk sono stati trovati dei corpi senza vita sotto le macerie. Si tratta di due bambini e una donna. Trovata anche una bambina che è fuori pericolo di vita. Continuano gli orrori della guerra in Ucraina.

Russia ed Ucraina continuano la loro guerra. Nel Lugansk si continuano a piangere vittime civili. Ancora una volta sono morti donne e bambini sotto le bombe lanciate dai raid aerei russi.

Guerra in Ucraina, nel Lugansk morti donne e bambini

Nella regione del Lugansk, tra le macerie, sono stati estratti i corpi di due bambini che non davano segni di vita e di una donna che era stata subito dichiarata morta. È stata necessaria una prima analisi sulle salme dei due piccoli per accertarne poi il loro decesso. La notizia è stata riportata da Ukrinform che ha appreso il tutto dall’esercito ucraino. L’unica buona notizia è che una bambina trovata sotto le macerie è fortunatamente viva e e sue condizioni sono stabili e soddisfacenti.

A Mariupol si combatte per un’acciaieria

L’acciaieria di Mariupol è una delle più importanti di tutta la Nazione e adesso è contesa tra le forze russe e quelle ucraine. Ieri, un funzionario ucraino, aveva annunciato che lo stabilimento era stato conquistato dai russi. Oggi, 19 marzo 2022, Vladislav Sobolievskyi, membro del battaglione Azov, ha detto l’esatto opposto, ossia che i russi hanno bombardato nuovamente Mariupol ma non sono riusciti ad espugnare l’acciaieria, che è sotto il controllo delle forze militari ucraine. Il battaglione Azov viene però smentito dei media di Kiev. Sta circolando la notizia secondo cui l’impianto è stato completamente distrutto dai russi e le truppe ucraine non sono riuscite a difenderlo. Tra i tanti a diffondere questa notizia vi è anche il Kyiv Post.

Bombardate delle caserme a Mykolaiv: morti anche dei civili

Nel sud dell’Ucraina, una base militare a Mykolaiv, ieri, 18 marzo 2022, è stata colpita da un raid aereo russo. Un reporter belga si è recato sul posto questa mattina ed ha detto di aver visto almeno 80 persone estratte senza vita dalle macerie. La fonte, trattandosi di una base militare non è stata confermata e il bilancio complessivo non è ancora noto, in quanto si stanno cercando altri corpi. La polizia di Kiev ha riferito ad Ukrainska Pravda, che tra le vittime del bombardamento a Mykolaiv vi sono anche 7 civili. 5 persone sono rimaste ferite e sono attualmente ricoverate in ospedale.

Definiti 9 corridoi umanitari

La vicepremier Iryna Vereshchuk ha annunciato che oggi sono stati definiti 9 corridoi umanitari. La lista dei corridoi è riportata da SkyTg24 e questi sono: regione di Donetsk: da Mariupol a Zaporozhye con sminamento obbligatorio lungo l’intero percorso. Gli autobus raccoglieranno le persone che verranno selezionate a piedi e alcuni residenti potranno partire con auto private. Regione di Kiev: dal villaggio di Bervytsia alla città di Brovary. Dalla città di Bucha al villaggio di Belogorodka. Dal villaggio di Bogdanovka a Brovary. Da Borodyanka a Bila Tserkva. Regione di Luhansk: si prevede di consegnare beni umanitari con cibo e medicine a Lysychansk, Popasna e Severodonetsk. Regione di Cherson con invio di merci umanitarie al Kherson temporaneamente occupato.

Putin è duro nei confronti degli Stati Uniti

Il Cremlino rende nota una telefonata tra Vladimir Putin, presidente della Federazione Russa, e il premier del Lussemburgo. Secondo il leader russo è “inaccettabile” la natura “dell’attività militare biologica degli Usa in Ucraina”.

Secondo il generale Jean, Putin ha fallito

Il discorso alla Nazione tenuto da Putin ieri, 18 marzo 2022, ha permesso al generale Carlo Jean, presidente del Centro Studi di Geopolitica Economica, di fare alcune affermazioni: “Il discorso di Putin è propaganda di guerra. Sicuramente Putin ha preso grosse sberle in Ucraina e continua a prenderle. Il suo esercito non è nelle condizioni di occupare l’Ucraina perché manca di fanteria tanto che deve ricorrere ai ceceni e cerca di convincere i bielorussi. Ma tutto ciò non è sufficiente per soverchiare la difesa ucraina. La resistenza ucraina ha fatto fallire il piano di Putin di un’occupazione rapida e inflitto pesanti perdite ai russi”.

Boris Johnson ha le idee chiare

Il premier britannico Boris Johnson è stato molto duro nei confronti di Mosca, soprattutto riguardo le sanzioni e i rapporti tra Stati. Johnson ha detto che sarebbe un errore colossale ripristinare i normali rapporti con la Federazione Russa dopo la guerra in Ucraina. Si ripeterebbe l’errore del 2014 dopo la guerra in Crimea. La Russia deve ricevere una lezione esemplare.

L’Italia non ha paura delle minacce della Russia

Alexei Paramonov, Direttore del Dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, aveva dichiarato che ci sarebbero state conseguenze irreversibili per l’Italia se si fossero applicate altre sanzioni. Il ministro degli Affari, Esteri Luigi Di Maio, ha invitato “il ministero degli Esteri della Federazione Russa ad agire per la cessazione immediata dell’illegale e brutale aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, che la Farnesina condanna fortemente. L’Italia insieme ai partner europei ed internazionali continuerà a esercitare ogni pressione affinché la Russia torni nel quadro della legalità internazionale”.

Lavrov sui rapporti Russia-Cina

La cooperazione tra la Cina e la Russia continua. Il governo di Pechino anche se ha proposto una soluzione diplomatica, si è da sempre offerto di sostenere la Federazione Russa in questo conflitto armato, visto l’intervento dell’Occidente con le sanzioni e gli aiuti militari. Il ministro degli Affari Esteri russo, Sergej Lavrvov, ha dichiarato all’agenzia di stampa russa Interfax che il rapporto tra Russia e Cina “si rafforzerà, considerato che l’Occidente sta calpestando ogni pilastro del sistemo internazionale e noi, le due grandi potenze, dobbiamo ovviamente pensare a come proseguire”.

USA, la Russia possiede un arsenale di armi chimiche

Dei funzionari del governo statunitense hanno dichiarato al Washington Post che la Russia possiede da anni un arsenale di armi chimiche. La Federazione Russa continua a produrre e conservare tali armi a dispetto dei trattati internazionali e nonostante anni di promesse e dichiarazioni che lo avrebbe smantellato.

La Turchia svela le condizioni di Vladimir Putin per un cessate il fuoco

Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan ha dialogato sia con Putin che con Zelensky. Erdogan dal principio si è sempre detto contrario alla guerra ed ha proposto in più occasioni la diplomazia come unica soluzione al conflitto. Fonti della presidenza di Ankara hanno reso note le quattro condizioni proposte da Putin per interrompere il conflitto: “La prima condizione è la neutralità dell’Ucraina, ovvero la rinuncia all’ingresso nella Nato; la seconda, il disarmo e delle reciproche garanzie di sicurezza seguendo il modello austriaco; terzo, proseguire il processo che la parte russa definisce di “denazificazione”; quarto, la rimozione degli ostacoli all’uso della lingua russa in Ucraina”.

La Svizzera resta neutrale ma si allinea alle sanzioni

Il presidente della Svizzera Ignazio Cassis ha dichiarato che la neutralità del suo Paese non va messa in discussione, ciò nonostante non si può solo osservare ciò che sta facendo la Russia in ucraina, ma bisogna anche agire. Per tale motivo, Cassis imporrà alla Federazione Russa le stesse sanzioni decise dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti. A tal proposito, il presidente dell’Ucraina Zelensky ha chiesto alla Svizzera di combattere finanziariamente gli oligarchi russi. Zelensky ha dichiarato: “Nelle vostre banche ci sono i fondi delle persone che hanno scatenato questa guerra. Aiutaci a combattere questa situazione. In modo che i loro fondi siano congelati. Sarebbe bene togliere loro quei privilegi”.

Il maggiore Sergei Volynets è stato davvero ucciso?

Sergei Volynets maggiore dell’esercito russo sarebbe morto il 17 marzo 2022. A renderlo noto è Maxim Bondarenko, presidente della regione ucraina di Primorsko-Akhtarsk. Tale notizia però non è stata ancora confermata e quindi non si sa se si tratti di propaganda militare o sia vera. Sergei Volynets è il comandante dell’unità dell’aviazione russa. Il maggiore è indicato come uno dei principali responsabili dei raid aerei sui cieli dell’Ucraina.

La Russia attacca il ministro Guerini

Il governo di Mosca si è scagliato duramente contro il ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini affermando: “Quando ci chiese aiuto durante la pandemia, la Russia rispose con un’assistenza significativa. Oggi Guerini è uno dei principali falchi ispiratori della campagna antirussa nel governo italiano”.

Guerini e Draghi rispondo alle accuse del Cremlino

Il nostro ministro della Difesa non si è lasciato intimorire dalle parole del governo russo ed ha replicato: “Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà ad esserlo”. Anche il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, è intervenuto sulla vicenda definendo odioso ed inaccettabile paragonare la pandemia a ciò che sta accadendo in Ucraina.