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Guerra in Ucraina, Erdogan propone a Putin: “Vertice a Istanbul con Kiev e Onu”

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Guerra in Ucraina: il leader turco Erdogan ha proposto a Putin di organizzare un vertice a Istanbul con le delegazioni di Kiev e dell’Onu.

Guerra in Ucraina: durante il colloquio telefonico tra i due leader, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha proposto al presidente russo Vladimir Putin di organizzare un vertice a Istanbul tra le delegazioni della Russia, dell’Ucraina e dell’ONU.

Guerra in Ucraina, Erdogan propone a Putin: “Vertice a Istanbul con Kiev e Onu”

Nel pomeriggio di lunedì 30 maggio, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo russo Vladimir Putin. Nel corso della conversazione, i due leader si sono confrontati sui dossier regionali, con particolare attenzione alla situazione dell’Ucraina, e sui temi dell’agenda bilaterale. La notizia è stata riportata dalla presidenza turca e citata dai media locali.

Secondo quanto riferito da Ankara e riportato dai media, durante il colloquio, il presidente Erdogan ha proposto al capo del Cremlino di acconsentire all’organizzazione di un incontro a Istanbul tra le delegazioni della Russia, dell’Ucraina e dell’Onu, al fine di riprendere i negoziati per la pace.

Il presidente turco, inoltre, ha ribadito la necessità di mettere in atto misure volte a ridurre in modo drastico e rapido gli effetti negativi che il conflitto russo-ucraino sta generando e ripristinare quanto prima un clima di fiducia ristabilendo la pace.

Erdogan ha anche affermato di essere pronto ad accogliere e incontrare le delegazioni di Russia, Ucraina e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e di voler garantire l’impegno della Turchia in un eventuale meccanismo di osservazione, qualora entrambe le parti coinvolte nella guerra dovessero essere d’accordo con la proposta di Ankara.

Nota del Cremlino sul colloquio telefonico Putin-Erdogan

A margine del colloquio telefonico tra il presidente turco Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin, il Cremlino ha diffuso una nota ufficiale riassumendo il contenuto della conversazione avvenuta tra i due leader.

In considerazione di quanto rivelato dal Cremlino, durante la telefonata, il presidente Putin ha espresso “la disponibilità a facilitare il transito marittimo senza ostacoli delle merci nel Mar Nero e nel Mar d’Azov, in coordinamento con i partner turchi” e ha precisato che “questo vale anche per l’esportazione di grano dai porti ucraini”.

Kuleba su guerra in Ucraina e negoziati: “Intenzioni di Mosca per la pace sono false”

In merito alla guerra in Ucraina e alla necessità di giungere quanto prima alla pace con Mosca, si è espresso il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba. Il ministro, infatti, ha asserito di non fidarsi della disponibilità più volte ribadita dalla Russia rispetto al ritorno al tavolo dei negoziati.

In occasione della visita della ministra degli Esteri francese Catherine Colonna a Kiev, infatti, Kuleba ha dichiarato: “Quando vuoi negoziare ti comporti in modo diverso, quindi la Russia può fare 100 dichiarazioni su quanto sia aperta ai negoziati, ma è tutto un classico travestimento del KGB, un’operazione per mascherare le sue vere azioni – e ha aggiunto –. È in corso un’offensiva russa su vasta scala nel Donbass, nel tentativo della Russia di stabilire un potere a tutti gli effetti nei territori temporaneamente occupati delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia. Inoltre, a causa del blocco dei porti da parte dei russi, l’Ucraina non può inviare prodotti agricoli ai mercati mondiali“.

Il ministro degli Esteri Kuleba, infine, ha riferito di non avere più intenzione di commentare le parole del suo omologo russo Sergei Lavrov, spiegando: “I suoi pensieri rappresentano una realtà diversa, contro la quale ora stiamo difendendo e combattendo”.

Biden: “USA non manderanno missili da usare contro Mosca a Kiev”. Medvedev: “Decisione ragionevole”

Intanto, dagli Stati Uniti d’America, il presidente Joe Biden ha dichiarato che Washington non rifornirà l’Ucraina con sistemi missilistici in grado di colpire il territorio della Federazione Russa. La decisione dell’inquilino della Casa Bianca è stata riportata dall’agenzia di stampa Reuters e fa riferimento ad alcune recenti indiscrezioni secondo le quali l’amministrazione Biden sarebbe stata pronta a inviare a Kiev missili a lungo raggio.

In seguito alla diffusione della notizia, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa ed ex premierDmitri Medvedev ha descritto come “ragionevole” la scelta del presidente americano.

Sul suo canale Telegram, in particolare, Medvedev ha scritto: “Biden ha detto che gli Stati Uniti non forniranno all’Ucraina sistemi missilistici in grado di colpire la Russia: è ragionevole! Altrimenti, se attaccheranno le nostre città, le Forze armate russe realizzeranno quanto già minacciato colpendo i centri di queste decisioni criminali. Alcuni di questi centri non sono neppure a Kiev e non c’è bisogno di aggiungere altro…”.