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Ucraina, Generale Bertolini su tattica russa: " Guerra molto veloce, segue una sua pianificazione"

Guerra Ucraina analizzata dal Generale Bertolini

Guerra in Ucraina, il Generale Bertolini analizza la tattica della Russia : " Putin il paese, ad est del Dnepr, lo controlla"

In un’intervista, il Generale Marco Bertolini analizza la tattica adottata dalla Russia nella guerra contro l’Ucraina: “In realtà è una guerra molto veloce. Segue una sua pianificazione. Si tratta di un conflitto che definirei metodico”.

Guerra in Ucraina: ” Russia evita di impegnarsi troppo nelle città”

Intervistato dal Messaggero, il Generale  Marco Bertolini – che ha comandato in passato il 9° Reggimento “Col Moschin”, il Comando interforze per le operazioni speciali nonché il Comando operativo di vertice interforze – analizza la strategia militare della Russia adottata finora:

“In realtà è una guerra molto veloce. Segue una sua pianificazione. Si tratta di un conflitto che definirei metodico. Putin ha quasi consolidato il collegamento con Crimea e Donbass. Ha preso il controllo di 2 punti strategici come le centrali nucleari di Chernobyl e Zaporizhzhia, ha quasi circondato Kiev lasciando aperta una strada per uscire. Sta puntando anche ad Odessa. Lui sta procedendo evitando di impegnarsi troppo nelle città per evitare eccessive perdite”.

Il rischio della guerra nucleare

Quanto al rischio di una guerra nucleare, secondo il Generale ” Qualora succedesse un attacco del genere l’escalation sarebbe incontrollabile. Dopo che la bomba atomica venne utilizzata dagli Stati Uniti su Hiroshima e Nagasaki è stata impiegata solo come deterrente”.  Ma, prosegue “Utilizzarla come arma avrebbe conseguenze soprattutto contro la stessa Russia”. 

La via diplomatica, il possibile ruolo chiave di Israele

Nel corso della lunga intervista pubblicata dal Messaggero, Bertolini sottolinea l‘importanza dell’iniziativa di Israele che, come altri paesi del mondo, sta cercando di trovare una via diplomatica che eviti ulteriori spargimenti di sangue:

” Israele può fare molto perché è un Paese che viene ascoltato da tutti e perché ospita una considerevole comunità proveniente da Russia ed Ucraina. Inoltre ha interessi importanti condivisi con Mosca. Israele e Russia si sono incontrati spesso e c’è un clima di collaborazione sostanziale”.

(Immagini di repertorio)