Sono passati tre mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, e il numero dei morti tra soldati e civili continua a crescere fino a raggiungere cifre spaventose.
Cresce il numero di vittime a causa della guerra
Era il 24 febbraio quando Putin sferrò la prima offensiva per invadere l’Ucraina. Oggi è il 24 maggio: sono passatti estattamente tre mesi, un lasso di tempo in cui le vittime sono state numerosissime, soprattutto tra i soldati. Ma il numero dei caduti è un segreto di Stato che sia Kiev che Mosca custodiscono gelosamente. Quel che è certo, è che le proporzioni sono quelle di una vera e propria mattanza.
I soldati morti tra russi e ucraini
Il Cremlino non aggiorna il numero dei suoi caduti dal primo mese di guerra: ne ha riconosciuti solo 1351. Un numero di gran lunga lontano dalla realtà. Un numero più preciso lo dà il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine: dal 24 febbraio i caduti russi sarebbero 29.200, una stima piuttosto veritiera anche secondo le forze Occidentali.
Anche Kiev custodisce il segreto sui propri caduti, ma qualcosa trapela. E lo fa la fonte più autorevole, il presidente Zelensky in persona: «Ogni giorno sulla linea del fronte nell’est muoiono tra i 50 e i 100 ucraini». Sottinteso, caduti tra i militari. A metà febbraio in un’intervista il presidente ucraino aveva parlato di 2500-3000 morti tra le file del suo esercito. Ma anche in questo caso, il numero reale dei caduti è molto più alto.