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Guerra in Ucraina, Kiev: “Forze russe stanno accerchiando Lysychansk e Severodonetsk. Servono armi”

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Guerra in Ucraina: Kiev ha affermato che le forze russe stanno accerchiando le città di Lysychansk e di Severodonetsk e ha chiesto più armi.

Guerra in Ucraina: Kiev ha affermato che le forze russe stanno accerchiando le città di Lysychansk e di Severodonetsk e ha ribadito la necessità di entrare in possesso di una quantità maggiore di armi per potersi difendere dalla Russia.

Guerra in Ucraina, Kiev: “Forze russe stanno accerchiando Lysychansk e Severodonetsk”

Nel Donbass, l’offensiva russa procede a ritmo serrato. Secondo quanto denunciato da Governo di Kiev, l’esercito inviato da Mosca avanza in direzione di Donetsk e si sta raggruppando in modo tale da riuscire ad accerchiare non solo città come Lysychansk e Severodonetsk ma anche come Pryvillia e Borivske.

Il quartier generale delle forze armate ucraine, inoltre, ha sottolineato che, nel momento in cui le città citate dovessero essere accerchiate dagli invasori, bloccherebbero con effetto immediato i soldati della resistenza ucraina che stanno combattendo nelle aeree indicate.

Intanto, in merito alla situazione attualmente presente nella città di Severodonetsk, è intervenuto il governatore della regione di Lugansk, Serhiy Haidai. Sul suo canale Telegram, infatti, il governatore ha dichiarato: “Tutti i ponti che portano alla città sono distrutti, ma una parte della città è sotto il controllo dei militari ucraini. Severodonetsk non è bloccata“.

Kiev: “Le armi non arrivano così rapidamente come dovrebbero”

Rispetto all’andamento della guerra in Ucraina, si è espresso il Governo di Kiev che ha sottolineato la lentezza con la quale i rifornimenti militari inviati dall’Occidente stanno arrivando nel Paese. A questo proposito, è stato segnalato che il materiale bellico inviato da UE e Stati Uniti d’America non viene consegnato “così rapidamente come dovrebbe”.

A questo proposito, contattato dalla BBC, il consigliere del ministro della Difesa ucraino, Yuriy Sak, ha comunque ribadito che il Governo di Kiev è immensamente grato e riconoscente nei confronti di tutti i Paesi che stanno fornendo armamentari bellici.

Sak ha anche affermato quanto segue: “Siamo un po’ preoccupati, non c’è una comprensione sufficiente del livello della minaccia che stiamo affrontando e che l’Europa sta affrontando”.

Soffermandosi, poi, sulla situazione attualmente esistente a Severodonetsk e, in generale, nella regione orientale del Donbass, ha spiegato: “L’esercito ucraino, ha affermato, continua a proteggere la città con quello che può, ma sarebbe stato molto più efficiente nel respingere il nemico e nel liberare la terra ucraina se avesse ricevuto più armi pesanti – e ha aggiunto –. Il vantaggio della Russia dal punto di vista militare è schiacciante. In media, sparano circa 50mila colpi al giorno, significa letteralmente una raffica di colpi di mortaio, bombardamenti aerei, attacchi missilistici e al momento non c’è nemmeno una città ucraina che non sia nella zona a rischio. Proprio oggi c’è stato un attacco missilistico in una delle città della regione di Chernihiv, che non si trova nell’est dell’Ucraina.

Crisi del grano e guerra in Ucraina: 40% di raccolto in meno, la stima

Per quanto riguarda la crisi del grano causata dalla guerra in Ucraina, pare che il raccolto di cereali nel Paese sarà pari a circa 48-50 milioni di tonnellate. Si prevede, quindi, una perdita del 40% del raccolto rispetto al 2021. Le stime sono state diffuse da Ekonomicheskaya Pravda che le ha apprese dal viceministro delle Politiche agricole di Kiev, Taras Vysotsky, nel corso di un briefing con la stampa organizzato al Media Center dell’Ucraina. Il viceministro Vysitsky ha comunque ribadito che le cifre sono provvisorie.

Durante l’incontro, le parole del viceministro della Politiche agricole sono state le seguenti: “Complessivamente il raccolto potrebbe attestarsi intorno a circa 48-50 milioni di tonnellate, a un livello inferiore rispetto agli anni precedenti, quando raggiungevamo 60-85 milioni di tonnellate – e ha aggiunto –. Per quanto riguarda la produzione di mais dovrebbe attestarsi intorno ai 24 milioni di tonnellate; il grano dovrebbe aggirarsi intorno ai 18-20 milioni di tonnellate; l’orzo a circa 5 milioni di tonnellate”.