> > Guerra in Ucraina, Kuleba: “Adesione Kiev all’UE questione di guerra o di...

Guerra in Ucraina, Kuleba: “Adesione Kiev all’UE questione di guerra o di pace in Europa”

guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina: il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha dichiarato che l’adesione di Kiev all’UE è una “questione di guerra o di pace in Europa”.

Guerra in Ucraina: il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha dichiarato che l’adesione di Kiev all’UE si è trasformata in una “questione di guerra o di pace in Europa”

Guerra in Ucraina, Kuleba: “Adesione Kiev all’UE è diventata questione di guerra o pace”

Nella giornata di martedì 10 maggio, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha tenuto una conferenza stampa con il suo omologo tedesco, Annalena Baerbock.

In questa circostanza, il ministro degli Esteri ucraino ha dichiarato che l’adesione di Kiev all’Unione Europea si è trasformata in “una questione di guerra o di pace in Europa”.

Il ministro Kuleba, poi, ha anche dichiarato: “Una della ragioni per le quali la guerra è iniziata è che Putin era convinto che l’Europa non aveva bisogno dell’Ucraina“.

USA, 007: “Putin pronto a proclamare la legge marziale per continuare la guerra in Ucraina”

La direttrice dell’Intelligence degli Stati Uniti d’America, Avril Haines, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla commissione Difesa del Senato sulla guerra in Ucraina. A questo proposito, la direttrice dell’Intelligence americana ha comunicato che il presidente russo, Vladimir Putin, potrebbe imporre a breve la legge marziale in Russia in modo tale da poter continuare a portare avanti il conflitto.

Nello specifico, Haines ha dichiarato: “L’Intelligence americana ritiene che l’attuale trend del conflitto aumenta le probabilità che il presidente Putin utilizzi mezzi più drastici, compresa l’imposizione della legge marziale, la riorganizzazione della produzione industriale o una escalation delle azioni militari per raggiungere i suoi obiettivi – e ha aggiunto –. Putin deve affrontare una discrepanza tra le sue ambizioni e le attuali capacità militari delle sue forze”.

La direttrice dei servizi segreti statunitensi ha anche messo in evidenza che una simile dicotomia potrebbe fare da preludio a una nuova fase del conflitto russo-ucraino.

Secondo la numero uno dei servizi segreti degli Stati Uniti, infine, bisogna prestare massima attenzione circa una possibile “vendetta” da parte del Cremlino contro le sanzioni dell’Occidente. Inoltre, la Russia potrebbe provare a intercettare le armi inviate a Kiev “nelle prossime settimane”.

Mosca responsabile di cyber attacchi contro UE, le parole di Blinken

Nella giornata di martedì 10 maggio, poi, gli Stati Uniti hanno deciso “a sostegno dell’UE e di altri partner” di condividere in modo pubblico e trasparente “la loro valutazione che la Russia ha lanciato cyber attacchi a fine febbraio contro network di satelliti commerciali per le comunicazioni per interrompere le capacità di comando e controllo dell’Ucraina durante l’invasione, con effetti anche su altri Paesi europei”.

La notizia è stata diffusa dal segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha sottolineato che gli Stati Uniti, insieme ai loro alleati e partner, hanno adottato misure per supportare Kiev al fine di consentire all’Ucraina di difendersi dagli attacchi russi.

USA, Yellen: “Inflazione del 20% in Russia per sanzioni occidentali”

Il ministro del Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ha affermato che le sanzioni dell’Occidente contro Mosca rappresentano un duro colpo inferto all’economia russa che “è chiaramente in recessione”.

In occasione dell’audizione tenuta al Congresso, secondo quanto riportato dalla CNN, Yellen ha spiegato che l’economia russa subirà una riduzione del 10-15% e ha precisato che l’inflazione in Russia raggiungerà il 20% nel corso del 2022.

Il ministro del Tesoro americano, poi, ha asserito che “le società russe sottoposte a sanzioni stanno constatando come sia quasi impossibile accedere a beni e servizi di cui hanno bisogno sul mercato globale”. Tra queste, in particolare, figurano le industrie belliche che non sono in grado di reperire chip per computer e alti componenti fondamentali per ripristinare il corretto funzionamento degli arsenali.

Mariupol, battaglione Azov: “Evacuare i militari feriti rinchiusi nell’acciaieria Azovstal”

A Mariupol, intanto, i militari del battaglione Azov rinchiusi all’interno dell’acciaieria Azovstal hanno mostrato le condizioni dei soldati ucraini che si trovano nei sotterranei del sito industriale e che presentano gravi ferite. Molti uomini, infatti, presentano braccia e gambe amputate oppure ferite lacerate. Le foto dei feriti sono state diffuse attraverso il canale Telegram del battaglione e sono state corredate dal seguente appello: “L’intero mondo civile deve vedere le condizioni in cui si trovano i soldati feriti di Mariupol, e agire!”.

Tramite il canale Telegram, poi, il battaglione Azov ha inviato un appello specifico: “Chiediamo l’immediata evacuazione dei militari feriti nei territori controllati dall’Ucraina, dove riceveranno assistenza e cure adeguate”.

I militari hanno anche invitato la Croce Rossa e l’Onu a riaffermare il principio di base del soccorso ai feriti che non possono più essere considerati come dei combattenti.

Kiev, trovati 44 corpi di civili sotto le macerie a Izyum

In relazione alla guerra in Ucraina, il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Synegubov, ha comunicato il ritrovamento di 44 cadaveri di civili sotto le macerie di un edificio distrutto dai bombardamenti russi che si sono abbattuti sulla città di Izyum, situata nella parte orientale del Paese e attualmente sotto il controllo delle truppe inviate da Mosca.

Il governatore di Kharkiv, inoltre, ha segnalato che l’edificio è stato raso al suolo all’inizio del mese di marzo. Nel frattempo, nell’area continuano a susseguirsi combattimenti: i soccorritori, infatti, erano intervenuti nell’area per rimuovere le macerie da una zona in cui “non ci sono bombardamenti”.