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Guerra in Ucraina, Kuleba: "Non cederemo parte del nostro territorio, vogliamo Putin sul banco degli imputati"

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Guerra in Ucraina: il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all’andamento del conflitto russo-ucraino.

Guerra in Ucraina: il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all’andamento del conflitto russo-ucraino.

Guerra in Ucraina, Kuleba: “Non cederemo parte del nostro territorio, vogliamo Putin sul banco degli imputati”

Nella giornata di domenica 15 maggio, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha rilasciato un’intervista alla tedesca Bild Tv. In questa circostanza, ha rilasciato alcune dure dichiarazioni in merito all’andamento della guerra in Ucraina e alle azioni militari compiute dalle truppe russe ai danni dei civili.

Nello specifico, il ministro degli Esteri di Kiev ha affermato: “Dateci tutto quello di cui abbiamo bisogno, e ci confronteremo con la Russia e la batteremo in Ucraina, facendo in modo che non bussi mai alle vostre porte – e, per convincere i tedeschi ad approvare nuove sanzioni contro Mosca, ha aggiunto –. Qualche volta è più conveniente aiutare un altro e sopportare un tempo breve di privazioni piuttosto che sedere a casa, guardare la tv non fare nulla, e semplicemente aspettare che il problema bussi alla porta di casa propria”.

Kuleba, poi, ha ribadito: “Non ci rassegneremo a una parziale separazione del nostro territorio. Non ci sarebbe nulla di male in una tregua, se fosse il primo passo verso una soluzione in cui il territorio statale ucraino è liberato. Non permetteremo che la diplomazia prolunghi la nostra sofferenza, e che la prossima fase della guerra venga semplicemente rimandata”.

Facendo esplicito riferimento al presidente russo Vladimir Putin, il ministro ucraino ha dichiarato: “Voglio sedere in un’aula di un tribunale internazionale e vedere Putin sul banco degli imputati. Il mio compito è portare quante più armipossibile in Ucraina, attivare quante più sanzioni possibile contro la Russia, e aiutare quanti più ucraini possibili fra quanti sono scappati dal Paese”.

Kiev: “Circa 227 bambini morti dall’inizio dell’invasione ordinata da Mosca”

In merito al bilancio dei morti nella guerra in Ucraina, il Governo di Kiev ha riferito che sono 227 i casi di bambini morti accertati mentre, sempre secondo il bilancio ufficiale aggiornato, sono oltre 420 i minori rimasti feriti.

La notizia è stata riportata dal servizio stampa della Procura generale sul suo account Telegram ufficiale e, successivamente, è stata citata da Interfax Ukraine.

Come più volte ribadito nelle settimane vissute all’insegna del conflitto russo-ucraino, la stima è provvisoria in quanto il lavoro di ricognizione nei territori occupati dai russi e recentemente liberati è ancora in corso di svolgimento.

Le autorità ucraine, poi, hanno rivelato che, dall’inizio della guerra, i bombardamenti e i raid compiuti dalle forze armate russe hanno danneggiato 1.748 istituzioni educative. Di queste, 144 sono andate totalmente distrutte.

Mariupol: “Frasi della Kalush Orchestra su bombe Azovstal scritte dai russi”

Il Governo di Kiev, inoltre, ha rivolto alcune accuse nei confronti dei militari russi, asserendo che abbiano scritto su alcune bombe che si presume fossero destinate all’acciaieria Azovstal di Mariupol delle parole pronunciate dalla band ucraina Kalush Orchestra. Dopo la vittoria della band all’Eurovision 2022, infatti, gli artisti hanno rilasciato alcune dichiarazioni volte a sollecitare l’invio di aiuti militari e umanitari a Mariupol, da settimane sotto il drammatico assedio dei russi.

L’accusa è stata formulata dal sindaco della città portuale ucraina, Petro Andriushenko, che ha condiviso su Telegram alcune immagini, rapidamente riportate dai media locali.

Nel postare le immagini, il sindaco di Mariupol ha dichiarato: “Questa è la reazione dell’esercito russo alla nostra vittoria all’Eurovision 2022“.

Guerra in Ucraina, Leopoli: “Struttura militare vicino a confine con Polonia bombardata dai russi”

Nel primo pomeriggio di domenica 15 maggio, il governatore della regione di Leopoli, Maksym Kozytskyi, ha comunicato tramite il suo account Facebook che una struttura militare situata in prossimità del confine con la Polonia è stata bombardata dai russi.

A quanto si apprende, al momento non è stata segnalata la presenza di vittime. Inoltre, secondo quanto riportato da Ukrinform, il governatore di Leopoli ha precisato che la struttura militare colpita dai russi si trovava nel distretto di Yaroviv.

In particolare, Kozytskyi ha scritto: “Quattro missili del nemico hanno colpito una delle infrastrutture militari nella regione di Leopoli. Il sito è completamente distrutto. Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime. Nessuno ha chiesto assistenza medica“.

Mosca: “Distrutti due sistemi lanciamissili S-300 a Sumy ucraini”

Il Cremlino, intanto, ha annunciato la distruzione di due sistemi lanciamissili antiaerei S-300 del Governo di Kiev, situati nella regione di Sumy.

La notizia è stata comunicata in modo ufficiale dal portavoce del Ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov. Nello specifico, durante una conferenza stampa organizzata nella mattinata di domenica 15 maggio, il portavoce della Difesa russa ha dichiarato: “L’aviazione tattica e dell’esercito ha sconfitto 32 concentrazioni di personale e attrezzatura militare delle forze armate ucraine. Due lanciatori del sistema missilistico di difesa aerea S-300 e una stazione radar vicino a Shpilevka, nella regione di Sumy, sono stati distrutti”.