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Guerra in Ucraina, Biden definisce Putin un macellaio: la risposta della Russia

Vladimir Putin

La Russia risponde a Biden, che aveva definito Putin "un macellaio". I rapporti tra Washington e Mosca diventano ancora più tesi.

Joe Biden attacca Vladimir Putin durante un incontro che si stava tenendo a Varsavia, capitale della Polonia. Una semplice frase potrebbe aumentare le tensioni tra Mosca e Washington, rendendo difficile la mediazione statunitense nel conflitto in corso in Ucraina.

Guerra in Ucraina, Joe Biden dice che Vladimir Putin è un macellaio: la risposta del Cremlino

Una frase che sicuramente fa discutere ma che non nasconde ciò che pensa il presidente statunitense del suo omologo russo. L’evento che si stava tenendo a Varsavia era un incontro con i rifugiati ucraini. Alla domanda: “Cosa pensa di Vladimir Putin alla luce di quello che sta infliggendo a queste persone?”, Joe Biden ha risposto senza mezzi termini dicendo: “E’ un macellaio“. L’incontro era trasmesso da diversi canali televisivi dallo stadio di Varsavia. L’agenzia di stampa Tass, citando il Cremlino, riporta la risposta della Russia alle parole di Biden contro Putin: “I nuovi insulti restringono ulteriormente la finestra di opportunità per ricucire i rapporti tra Russia e Stati Uniti“. A questo botta e risposta che ha contribuito a rendere sempre più teso il dialogo tra le due Nazioni, si aggiungono anche le dichiarazioni fatte oggi da Lavrov, ministro degli Affari Esteri russo.

Mosca è pronta ad usare il Sarin

La notizia si apprende da Ukraine Now, che su Telegram ha citato gli analisti di InformNapalm. Gli analisti volontari hanno dichiarato: “Mosca si prepara a usare veleni e altre sostanze chimiche contro i nemici“. Tra le armi chimiche citate vi è anche il Sarin, che sarebbe un potente paralizzante. I militari della Federazione Russa sono stati dotati di antidoti.

Dalle armi chimiche alle armi nucelari

Non solo armi chimiche, ma anche armi nucleari potrebbero essere utilizzate in Ucraina. Il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, come riporta l’agenzia russa Interfax, avrebbe dichiarato: “Tenere pronte al combattimento le forze nucleari strategiche“.

Odessa presa nuovamente di mira

La città di Odessa, importante porto sul mar Nero ed una delle principali città ucraine, è nel mirino della Russia. La resistenza in città, in spiaggia, al porto e in mare è molto forte. Oggi, 26 marzo 2022, alle 13:30 circa, delle navi russe hanno provato a sbarcare ad Odessa ma la flotta ucraina è riuscita a respingere il nemico.

Annullato il coprifuoco a Kiev

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha dichiarato che da sabato il coprifuoco prolungato sarà annullato. Resta in vigore il normale orario di coprifuoco che inizia alle 20:00 del sabato e termina alle 7:00 della domenica. Come riporta la Cnn, Klitschko ha anche dichiarato che “sarà possibile muoversi nella capitale e nella regione la domenica pomeriggio”.

Attacco nei pressi di Leopoli

Nell’Ovest dell’Ucraina è stata presa d’assalto anche Leopoli. Sono state udite delle esplosioni nella periferia della città. Oltre al rumore delle bombe, era visibile anche una colonna di fumo nera. La città di Leopoli è sede di molte ambasciate straniere che prima si trovavano a Kiev.

La città di Chernihiv è totalmente distrutta

Il sindaco di Chernihiv ha annunciato in conferenza stampa che ormai “è più facile contare le case intere che quelle distrutte“. La città da lui amministrata ormai non esiste più. Oltre alla distruzione, la maggior parte dei servizi necessari come l’elettricità e l’acqua corrente scarseggiano. Chernihiv, a causa della distruzione di un ponte stradale sul fiume Desna, è isolata. Il ponte raso al suolo era molto importante in quanto collegava la città con la capitale Kiev. Nel conflitto, a Chernihiv, sono morti oltre 200 civili.