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Guerra in Ucraina, Lavrov: "Se Occidente invia armi, difficilmente i negoziati avranno buoni esiti"

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"Siamo per una soluzione negoziata", dice il ministro degli Esteri russo, per il quale "la parte ucraina non è interessata ai negoziati".

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, definisce la Terza guerra mondiale un “pericolo reale”, sebbene si dica favorevole a una “soluzione negoziata”. Per Lavrov, tuttavia, l’Ucraina di Zelensky non ne sarebbe altrettanto interessata.

Guerra in Ucraina, Lavrov parla del futuro dei negoziati

Sono passati ormai due mesi dall’invasione russa in Ucraina e le violenze non si fermano. Nel corso di una conferenza stampa congiunta con Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, il ministro degli Esteri di Mosca ha dichiarato: “Noi siamo per una soluzione negoziata”. Per Lavrov, Zelensky si è rimangiato quello che aveva chiesto la settimana prima e questo ci rattrista: la parte ucraina non è interessata ai negoziati”. Quindi ha precisato:Se gli occidentali continueranno a consegnare armi, difficilmente i negoziati avranno buoni esiti. Noi siamo pronti a riprenderli se qualcuno presenterà idee interessanti.

Inoltre, ha fatto sapere che “la Russia è pronta a collaborare con l’Onu per aiutare i civili in Ucraina”. Non mancano gli attacchi alle Nazioni Unite: per Lavrov i Paesi occidentali che escludono il suo Paese rappresentano “una sirena d’allarme per l’Onu”. Per il politico russo, l’Organizzazione “non ha reagito al sabotaggio” degli accordi di Minsk. Quindi ha aggiunto: “Il diritto di veto è uno dei pilastri dell’Onu, senza si sfascerà, l’unanimità permette di evitare i conflitti tra i membri del Consiglio di sicurezza. All’Onu ci sono Paesi non sufficientemente rappresentati”.