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Guerra in Ucraina, Mariupol: “I militari russi chiedono soldi ai civili per uscire dalla città”

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Guerra in Ucraina: attività bellica ridotta in prossimità di Kiev. A Mariupol, le truppe russe stanno chiedendo soldi ai civili per uscire dalla città.

Guerra in Ucraina: al termine dei negoziati tra le delegazioni di Mosca e di Kiev, i diplomatici russi hanno annunciato una riduzione dell’attività bellica nei pressi della capitale ucraina. A Mariupol, gli invasori stanno chiedendo soldi ai civili affinché venga concesso loro di lasciare la zona di guerra.

Guerra in Ucraina, Johnson: “Vogliamo il ritiro completo delle truppe russe dal Paese”

Il primo ministro britannico, Boris Johnson ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla guerra in Ucraina, asserendo che sia stata registrata “una riduzione” dell’attività bellica russa in prossimità della capitale Kiev.

Johnson, tuttavia, ha anche precisato che l’Occidente giudicherà “Putin e il suo regime dalle azioni, non dalle parole” e ha aggiunto: “Gli scontri continuano. Ci sono pesanti bombardamenti a Mariupol e in altre aree. Non vogliamo vedere niente di meno che un ritiro completo delle forze russe dal territorio ucraino. La pressione su presidente russo Vladimir Putin deve essere aumentata sia attraverso ulteriori misure economiche sia fornendo aiuti militari per garantire che la Russia cambi completamente rotta”.

Le parole del primo ministro inglese rappresentano una risposta a quanto asserito dalla delegazione russa al termine dei negoziati tra Russia e Ucraina che si sono tenuti a Istanbul nella mattinata di martedì 29 marzo. In questa circostanza, infatti, i diplomatici russi hanno comunicato una “drastica” riduzione delle attività militari nei pressi di Kiev e di Cernihiv.

NATO, Ucraina e altri Paesi estranei all’Alleanza invitati al prossimo incontro

L’andamento della guerra in Ucraina è stato commentato anche dal presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden. Il presidente americano ha rivelato che gli Stati Uniti stanno guardando con “crescente attenzione” gli sviluppi che riguardano l’area Asio-Pacifica, nonostante la crisi provocata dall’invasione russa in Ucraina.

In questo contesto, ricevendo il primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong nello Studio Ovale, Biden ha puntualizzato: “L’ordine mondiale deve affrontare sfide senza precedenti ma anche mentre ci occupiamo della crisi in Europa, la mia amministrazione è impegnata ad attuare la strategia indo-pacifica affinché l’area rimanga libera e aperta – e ha aggiunto –. La guerra non provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina è una minaccia urgente sia per l’Europa che per l’Indo-Pacifico, ed un attacco ai principi fondamentali di un ordine internazionale basato sulle regole”.

Inoltre, la NATO ha diramato un comunicato ufficiale attraverso il quale ha invitato alla riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi NATO anche l’Ucraina e altri Stati che non fanno parte dell’Alleanza.

In vista della riunione, che si terrà il prossimo 7 aprile, è quindi attesa anche la partecipazione dei capi delle diplomaziedi Ucraina, Svezia, Finlandia, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Corea del Sud, Georgia e l’alto rappresentante per gli affari esteri dell’Unione Europea.

Guerra in Ucraina, Mariupol: “I militari russi chiedono soldi ai civili per uscire dalla città”

A Mariupol, tra i luoghi che stanno affrontando uno dei più duri assedi da parte dell’esercito russo, è stato riferito che gli invasori hanno cominciato a chiedere soldi ai civili al fine di consentire loro di lasciare la città.

La situazione è stata segnalata dal capo della Chiesa greco-cattolica, monsignor Sviatoslav Shevchuk. Durante un incontro in videoconferenza organizzato dal Pontificio Istituto Orientale, infatti, Shevchuk ha denunciato che i russi “hanno cominciato a fare soldi” con i civili che vogliono uscire dalla città di Mariupol.

Nello specifico, il capo della Chiesa greco-ortodossa ha dichiarato: “Noi abbiamo gridato al mondo intero che sono state viste le fosse comuni a Mariupol, dove gettavano i corpi dei civili uccisi senza nessun rispetto. Oggi non c’è più nessuno da seppellire: le strade sono strapiene dei corpi dei civili uccisi. Ma gli aggressori – ha detto Shevchuk – hanno cominciato a fare i soldi: per uscire dalla città di Mariupol chiedono mille dollari per una macchina. Se hai i soldi esci fuori senza bisogno di corridoi umanitari, senza problemi. Gli aggressori fanno i soldi, sono venuti per spogliarci”.

Capo della comunità di Mylivka rapito dai russi

Intanto, a Kherson, il capo della comunità di Mylivka, Oleg Yakhnienko, è stato rapito dalle forze nemiche. La notizia relativa al rapimento è stata diffusa dal canale informativo ucraino Suspilne, che ha citato quanto riportato dal sindaco di Kakhovka, Vitali Nemerets.

A questo proposito, quindi, è stato annunciato: “Nella regione di Kherson, l’esercito russo ha rapito il capo della comunità di Mylivka, Oleg Yakhnienko”.

Ufficio del procuratore istituisce sito per denunciare i crimini di guerra in Ucraina

L’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina ha creato un sito per documentare i crimini di guerra commessi dall’esercito russo e per denunciare violenze e abusi perpetrati dagli invasori ai tanni dei civili che si trovano nelle aree occupate o teatri di combattimento.

Nello specifico, aprendo il sito warcrimes.gov.ua è possibile leggere quanto segue: “Se sei una vittima o un testimone di crimini di guerra della Russia contro i civili registrati e invia le prove! L’Ufficio del procuratore generale, insieme ai partner ucraini e internazionali, ha creato questa risorsa per documentare adeguatamente i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità commessi dall’esercito russo in Ucraina. Lavoriamo secondo gli standard internazionali; proteggiamo informazioni e testimoni; archiviamo informazioni per l’amministrazione della giustizia. Le prove documentate saranno utilizzate per perseguire coloro che sono coinvolti in crimini ai sensi del diritto ucraino, nonché presso la Corte penale internazionale dell’Aia e in un tribunale speciale dopo la sua istituzione”.