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Guerra in Ucraina, missili su acciaieria Azovstal, Zaporizhzhia e Leopoli. Kiev: “Scontri fino a settembre”

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Guerra in Ucraina: aumentano i missili su acciaieria Azovstal e Zaporizhzhia. Kiev ha scoperto che il conflitto potrebbe protrarsi fino a settembre.

Guerra in Ucraina: i russi stanno intensificando i raid missilistici presso il sito dell’acciaieria Azovstal e su Zaporizhzia. Intanto, fonti dell’intelligence ucraina hanno riferito che tra i soldati russi serpeggia la notizia che il conflitto si protrarrà almeno fino al prossimo mese di settembre.

Guerra in Ucraina, missili su Zaporizhzhia: “Russi non rispettano gli accordi”

In relazione all’andamento della guerra in Ucraina, fonti del Governo di Kiev hanno riferito che i russi hanno pesantemente bombardato le città di Tokmak, Vasylivka e Berdyansk, situate nella regione di Zaporizhzhia.

Attraverso il suo canale Tenegram, il governatore della regione di Zaporizhzhia, Oleksandr Staruh, ha riferito che i russi non stanno consentendo alle autorità locali di soccorrere le persone ferite dai raid missilistici nelle città colpite.

Il governatore, infatti, ha denunciato: “La parte russa, nonostante gli accordi, non ci ha permesso di prelevare le persone da Tokmak, Berdyansk e Vasylivka”.

Scontri all’acciaieria Azovstal: “Attacchi con mezzi corazzati e fanti, almeno 10 civili feriti”

Nel pomeriggio di martedì 3 maggio, inoltre, i militari inviati da Mosca hanno messo in atto un nuovo e potente attacco contro l’acciaieria Azovstal di Mariupol. La notizia è stata diffusa attraverso un videomessaggio condiviso su Telegram dal vicecomandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar.

Il vicecomandante del battaglione Azov, in particolare, ha dichiarato: “Al momento è in corso un potente assalto al territorio dello stabilimento Azovstal con l’appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti – e ha aggiunto –. Negli attacchi russi delle scorse ore, sono stati feriti 10 civili, oltre alle due donne rimaste uccise”.

Intanto, la vicepremier di Kiev, Iriyna Vereshchuk, ha espresso alcune considerazioni dal centro commerciale Epicenter di Zaporizhzhia, presso il quale sono stati accolti i bus dei civili evacuati dall’acciaieria Azovstal.

La vicepremier ha affermato: “Si è trattato del primo vero cessate il fuoco che ha consentito di evacuare circa 150 persone. Al convoglio si sono unite lungo il percorso anche diverse auto di persone in fuga da diversi villaggi. Non abbiamo avuto informazioni sulla notizia di alcuni bus che, secondo quanto riferito dal sindaco di Mariupol, risulterebbero dispersi lungo il tragitto”.

Sindaco di Mariupol: “Almeno 40.000 ucraini portati in Russia”

A proposito dell’evacuazione del sito industriale Azovstal, il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, durante un briefing online organizzato al media center di Kiev, ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’andamento delle operazioni.

Il primo cittadino della città portuale, infatti, ha spiegato: “Abbiamo verificato le liste dei residenti deportati dai russi nel loro Paese. Attualmente sono quasi 40.000 persone. I nostri cittadini vengono portati ai margini della Russia, viene dato loro un certificato di immigrazione e usati per diversi lavori perché lì non c’è nessuno che lavori – e ha aggiunto –. I russi stanno costringendo i cittadini a svolgere diversi compiti nella stessa Mariupol come rimuovere i detriti e bruciare i corpi dei civili uccisi: stanno nascondendo i loro crimini”.

Boichenko, poi, ha anche rivelato: “A Mariupol, più di 20mila civili sono stati uccisi in soli due mesi. Non posso dire se i russi stiano preparando qualcosa per il 9 maggio o meno. Hanno gia’ fatto tutto il possibile, hanno distrutto la città. Putin ha già superato Hitler. Può essere orgoglioso di se stesso”.

Irpin, trovati 290 cadaveri. Kiev: “Guerra in Ucraina potrebbe continuare fino a settembre”

Per quanto riguarda le ripercussioni della guerra in Ucraina sulla capitale, la procuratrice Venediktova ha annunciato il ritrovamento di 290 cadaveri di civili a Irpin. La procuratrice ha precisato che i corpi appartengono a 161 uomini, 73 donne e a un bambino mentre altri “105 corpi non sono stati ancora identificati”.

Durante il briefing con la stampa che si è tenuto dinanzi alla Casa della cultura, tra resti di bombe e mine antiuomo, Venediktova ha confermato anche che il 70% degli edifici di Irpin è stato severamente danneggiato mentre 885 strutture sono andate totalmente distrutte.

Inoltre, secondo quanto riportato da Ukrainska Parvda che ha citato la direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino, fonti del Governo di Kiev hanno riferito che la guerra procederà almeno fino a settembre. A questo proposito, è stato asserito: “Tra i militari dell’esercito occupante ci sono informazioni che il termine della cosiddetta ‘operazione militare speciale’ è fissato per settembre 2022”.

Nona telefonata Putin-Macron sulla guerra in Ucraina, l’appello alla pace del premier francese

Nel pomeriggio di martedì 3 maggio, ha avuto luogo la nona telefonata – della durata di circa due ore e dieci – tra il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo russo Vladimir Putin dall’inizio della guerra. L’ultimo colloquio tra i due leader risale allo scorso 29 marzo, quasi alla vigilia della scoperta del massacro di Bucha.

In questo contesto, il presidente francese ha inviato un appello a Putin affinché “la Russia sia all’altezza delle sue responsabilità di membro permanente del Consiglio di sicurezza, mettendo fine alla sua aggressione devastatrice in Ucraina”. Macron, inoltre, ha espresso al leader del Cremlino la sua “profonda preoccupazione per Mariupol e la situazione nel Donbass”, sollecitando Mosca affinché “permetta il proseguimento delle evacuazioni dalla fabbrica Azovstal cominciate nei giorni scorsi”.

Secondo quanto riportato nella nota dell’Eliseo, inoltre, il leader francese ha ribadito la sua disponibilità “a lavorare alle condizioni di una soluzione negoziata per permettere la pace e il pieno rispetto della sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina” e ha ” ribadito l’esigenza di un cessate il fuoco“.

Bombe su Leopoli, il tweet del sindaco alla popolazione: “Restate nei rifugi antiaerei”

Nella serata di martedì 3 maggio, è stata segnalata la presenza di forti esplosioni a Leopoli, situata nella zona occidentale dell’Ucraina. La notizia è stata riferita su Twitter dal sindaco della città, Andrey Sadovyi, che ha invitato la popolazione a non lasciare i rifugi antiaerei.

Sulla base delle prime informazioni diffuse, pare che Leopoli sia stata colpita da almeno cinque missili. In seguito all’attacco, è stato segnalato un blackout che ha travolto alcune zone della città.