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Guerra in Ucraina, Zelensky: “Stiamo ricevendo armi dall’Occidente, finalmente siamo stati ascoltati”

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Guerra in Ucraina: il presidente Volodymyr Zelensky ha diffuso un nuovo videomessaggio per annunciare l’arrivo di nuove armi dall’Occidente.

Guerra in Ucraina: il presidente Volodymyr Zelensky ha diffuso un nuovo videomessaggio per annunciare l’arrivo di nuove armi dall’Occidente. Intanto, alle 11:00 ora italiana, è prevista l’attivazione di un corridoio umanitario a Mariupol al fine di consentire l’evacuazione dei civili.

Guerra in Ucraina, Zelensky: “Stiamo ricevendo armi dall’Occidente, finalmente siamo stati ascoltati”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha diramato un nuovo videomessaggio incentrato sulla guerra in Ucraina attraverso il quale ha annunciato alla popolazione che i partner occidentali hanno accolto le richieste di Kiev, cominciando a inviare armi indispensabili alle forze della resistenza nazionale per sconfiggere la Russia.

In particolare, Zelensky ha dichiarato: “Finalmente siamo stati ascoltati e l’Ucraina sta ricevendo quanto ha chiesto”.

Il presidente ucraino, poi, si è soffermato sul significato del Venerdì Santo da poco trascorso che precede la Pasqua ortodossa, affermando: “È uno dei giorni più tristi dell’anno per i cristiani, quello in cui la morte sembra aver vinto. Ma speriamo in una resurrezione. Crediamo nella vittoria della vita sulla morte. E preghiamo affinché la morte perda”.

Zelensky, inoltre, ha denunciato: “L’invasione dell’Ucraina è solo l’inizio. Mosca ha progetti per conquistare altri Paesi. Tutti i Paesi che, come noi, credono nella vittoria della vita sulla morte, devono combattere al nostro fianco, devono aiutarci perché noi siamo in prima linea. E dopo, a chi toccherà?”.

Mariupol, prevista attivazione corridoio umanitario alle 12 ora locale

La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, secondo quanto riportato da The Guardian, ha annunciato: “C’è una possibilità che oggi si apra un corridoio umanitario a Mariupol”.

Sul suo canale Telegram, poi, la vicepremier ha ribadito: “Se tutto va secondo i piani, oggi alle 12 (ora locale corrispondente alle 11 ora italiana) inizieremo l’evacuazione di donne, bambini e anziani da Mariupol”.

Sulla città portuale situata nella parte orientale dell’Ucraina che da due mesi resiste strenuamente contro l’assedio russo, è intervenuto il primo ministro ucraino Denys Shmyhal che, in conferenza stampa a Washington, ha affermato: “La situazione di Mariupol, sotto costante e incessante bombardamento dei russi, costituisce la peggiore catastrofe di questo secolo e la peggiore catastrofe umanitaria dall’invasione russa. Vedremo le atrocità terribili compiute dai russi quando la città sarà liberata. Le truppe russe stanno distruggendo proprio tutto”.

Al momento, pare che siano ancora circa 100.000 i cittadini bloccati a Mariupol mentre, secondo Kiev, i morti sarebbero circa 20.000.

Bilancio Kiev su bambini morti e feriti durante la guerra in Ucraina

Intanto, l’ultimo bilancio diffuso dal procuratore generale Kiev e citato da Ukrinform ha rivelato la presenza di 208 bambini uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra. Il dato relativo alle morti pare essere rimasto invariato nelle ultime 48 ore mentre il numero dei bambini rimasti feriti è pari a 595 ossia 387 in più rispetto all’ultimo aggiornamento condotto.

Il report ha anche indicato quali sono le aree nelle quali i bambini sono stati maggiormente colpite. Queste coincidono principalmente con le città di Donetsk, Kiev e Kharkiv.

Gli attacchi russi, poi, hanno severamente danneggiato oltre 1.500 edifici scolastici e raso al suolo circa un centinaio di strutture.

Suslov; “Noi in guerra con l’Ucraina ma contro la Nato”

In occasione di un’intervista rilasciata al Corriere, il direttore del Centro di studi europei e internazionali di Mosca, Dmitrij Suslov, ha espresso alcune considerazioni sulla guerra in Ucraina.

Suslov, noto per essere uno dei pensatori più vicini e fedeli del Cremlino, ha dichiarato: “L’esercito russo non sta combattendo contro l’Ucraina ma contro la Nato, che non solo consegna armi e munizioni, ma fornisce informazioni preziose di intelligence. È la Nato che spara sulle truppe russe, attraverso le sue armi operate dagli ucraini. Tutti in Russia sono convinti che stiamo combattendo una guerra contro l’Occidente – e ha aggiunto –. Al Cremlino ci sono attualmente due scuole di pensiero e il presidente non ha ancora scelto. La prima è massimalista e prevede di infliggere una sconfitta pesante all’Ucraina nel Donbass e poi occupare la restante parte meridionale del Paese. La seconda, alla quale appartengo, ritiene che questa via richiederebbe molte più risorse. Dopo la vittoria in Donbass dovremmo concludere un accordo di pace con l’Ucraina basato sui termini dell’offerta russa originaria che prevedono, fra gli altri, la neutralità e la demilitarizzazione di Kiev”.