> > Guerra Ucraina, generale Petraeus: "La Russia può essere battuta"

Guerra Ucraina, generale Petraeus: "La Russia può essere battuta"

Guerra in Ucraina, il generale Petraeus: "Servono aerei"

Guerra Ucraina, il generale Petraeus sostiene che il Paese potrebbe battere la Russia. L'ex capo della Cia: "Servono aerei e rinforzi".

Guerra in Ucraina, il generale Petraeus: Servono aerei senza grossi annunci, e rinforzi. Non escludo che i russi cambino passo: la presa di Mariupol potrebbe dare morale”.

Il generale Petraeus sulla guerra in Ucraina: “Molti scenari possibili”

L’ex capo della Cia, David Petraeus, ha parlato della guerra in Ucraina con il Corriere. “Ci sono molti scenari possibili, a seconda di quale dei due campi sarà in grado di rifornirsi, riarmarsi, rimpiazzare le perdite e incorporare nuove competenze”, ha detto, “È imprudente escludere la possibilità che la Russia impari dagli innumerevoli errori commessi e, pur con altre terribili perdite di vite e di mezzi, possa logorare col tempo le difese aeree e le risorse ucraine”.

L’Ucraina potrebbe vincere la guerra

Il generale Petraeus sostiene che l’Ucraina potrebbe riuscire a respingere i russi, almeno in parte del Paese. “Detto ciò, se ricevono sufficienti risorse critiche dai Paesi Nato, gli ucraini potrebbero essere in grado di lanciare contrattacchi multipli, respingere i russi e limitare i danni provocati da missili, razzi e bombardamenti”, ha dichiarato Petraeus.

Guerra in Ucraina, Petraeus: “Mariupol cadrà”

“Non si può neppure escludere che la Russia si rimetta in sesto, riacquisti impulso nel Sud-Est e possibilmente nel Nord-Est. Quando Mariupol cadrà, come sembra tragicamente destinato ad accadere nonostante la sua eroica difesa, la Russia avrà un porto eccellente per rifornire le truppe nel Sud-Est”, ha detto il generale.

Tale successo risolleverà il morale russo e favorirà l’avanzata nella provincia di Lugansk, forse a Donesk. “Insomma, non si può escludere nulla per ora, nonostante la straordinaria prova degli ucraini e le carenze dei russi”, ha concluso David Petraeus.