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Guerra Ucraina, Putin sulla situazione grano: "Isteria immotivata"

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Il presidente russo Vladimir Putin sostiene che l'Occidente stia gonfiando "artificialmente" l'isteria sull'export di grano dai porti ucraini.

Il presidente russo Vladimir Putin reputa eccessiva e immotivata la preoccupazione dell’Occidente sulla questione dell’export del grano dall’Ucraina.

Putin accusa l’Occidente di aver “gonfiato” la crisi del grano

Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato l’Occidente di aver ingigantito la presunta crisi del grano, gonfiando «artificialmente» l’isteria sull’export di grano dai porti ucraini sul Mar Nero:

«L’ho affermato pubblicamente molte volte e voglio sottolineare ancora che la Russia non impedisce l’esportazione di grano ucraino dal territorio di questo Paese ed è pronta a garantire il libero passaggio delle navi con grano in acque internazionali, se, ovviamente, l’esercito ucraino libera i porti di imbarco. […] Sottolineo che la Russia è un attore importante e responsabile del mercato alimentare globale e, naturalmente, siamo pronti ad adempiere in buona fede a tutti i nostri obblighi contrattuali per la fornitura di prodotti agricoli e fertilizzanti».

Le relazioni internazionali e la strada verso la pace

Lo Zar ha parlato non solo di grano ed economia, ma è tornato a dibattere dei rapporti che intercorrono con l’Occidente, le Nazioni Unite e la stessa Ucraina: «manca ancora qualcosa: un approccio costruttivo da parte delle autorità di Kiev» ha affermato.

«L’importanza della cooperazione con partner che condividono i nostri valori è aumentata moltissimo nelle attuali condizioni di relazioni internazionali squilibrate. Questa situazione si stava preparando da molto tempo ed è diventata un risultato inevitabile della politica di erosione del diritto internazionale e di indebolimento degli istituti multilaterali condotta da coloro che professano il cosiddetto ordine mondiale liberale».

Queste le accuse di Putin nei confronti dell’Occidente, espresse in sede di videoconferenza alla riunione dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica).