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Mondovisione satellitare: cosa significa e come funziona

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La Mondovisione è una tecnologia d'avanguardia per connettere tutto il pianeta Terra e i suoi abitanti.

Il 20 luglio 1969, Neill Armstrong sta per sbarcare sulla Luna a bordo del LEM (Lunar Excursion Module) del programma spaziale Apollo. Migliaia di giornalisti, addetti alla regia e anchormen fremono per l’evento unico nel suo genere, nell’attesa del suo compimento. Tutte le televisioni mondiali si preparano ad ospitare la notizia e condividerla con l’intero pianeta. Poi il messaggio tradotto dalla Rai italiana, chiaro, limpido, inconfondibile: per la prima volta viene impiegata la tecnologia della Mondovisione.

Mondovisione: cosa significa?

Il termine parla chiaro, ma diamo una definizione più precisa di Mondovisione: definisce la teletrasmissione di un segnale elettrico capace di trasmettere immagini e suoni in orbita geocentrica, attraversando i continenti e l’atlantico. Quindi, l’uomo ha fatto una cosa più sensazionale che approdare nello spazio: concentrare l’entusiasmo di miliardi di esseri umani nello stesso momento tramite la mondovisione. Lo sbarco dell’uomo sulla Luna è stato il primo grande evento trasmesso in mondovisione, con pochi secondi di scarto dagli Stati Uniti D’America alle altre nazioni, ai diversi fusi orari della Terra.

Milioni di persone assistono insieme ad uno spettacolo che passerà alla storia. Possiamo immaginare la mondovisione come un teatro dalla platea infinita dove l’opera è così coinvolgente da scatenare la stessa emozione di tensione e aspettativa in tutti, e l’applauso finale così intenso da travolgere.

La mondovisione si serve di un complesso sistema satellitare di elevata avanguardia per poterci far sentire vicini a tutto il resto del mondo e può essere usata per diversi scopi. Ad esempio, tramite questo tipo di teletrasmissione si celebra la Santa Messa di Natale, nel 1985 il mondo ha potuto cantare insieme lo storico pezzo We are the world, canzone scritta a più mani con lo scopo di raccogliere fondi di beneficenza per il dramma etiope, e viaggiare tra i padiglioni dell’Expo di Milano nel 2015. Tra gli eventi più riconosciuti a livello di mondovisione non possiamo non menzionare poi le Olimpiadi e i mondiali di calcio.

Mondovisione: come funziona?

Il meccanismo di funzionamento prevede l’utilizzo di satelliti geostazionari, ossia satelliti che hanno lo stesso periodo di rivoluzione della Terra e per questo, avendo la possibilità di osservarli, non li vedremmo muoversi. Questi satelliti sono in comunicazione con stazioni ricetrasmittenti a terra, tramite radio e telediffusioni. Sicuramente la diretta in mondovisione non sarebbe stata possibile senza la rete satellitare Telstar.

Questo insieme di satelliti è stato così efficiente nel coprire una trasmissione di informazione così vasta su scala mondiale da essergli stato assegnato un Golden Globe nel 1963 in merito. Sappiamo che al primo dei satelliti che ha composto questa rete, Telstar-1, si deve il primo scambio di materiale visivo tra i due estremi dell’oceano atlantico: qui ebbe inizio tutto. Telstar-1 fu costruito di dimensioni abbastanza piccole da poter entrare nel razzo Thor-Delta, che lo lanciò poi nello spazio nel 1962.

Di orbita ellittica e non ancora geocentrica come i moderni satelliti, aveva circa mille transistor, ossia dispositivi di semiconduzione impiegati nell’amplificazione del segnale elettrico, e riuscì a trasmettere immagini della Statua della libertà nelle case dei parigini e della Tour Eiffel in America. Per una serie di motivi Telstar-1 iniziò poi a guastarsi, ma visto il potere telecomunicativo di questo satellite ne furono costruiti altri, più efficienti e moderni, fino a creare l’attuale rete.