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Tracheite virale, batterica e allergica: differenza, sintomi e rimedi

mal di gola

La tracheite si può manifestare in tre forme: virale, batterica e allergica. Ad ogni tipo sono associati sintomi e cure specifiche.

La tracheite è un’infiammazione della trachea, organo che funge da collegamento tra i polmoni e l’esterno, in modo da permettere gli scambi gassosi. Vi possono essere diverse cause di tracheite, da quelle infettive, come la tracheite virale o batterica; a cause non infettive, come la tracheite dovuta ad allergie. La sintomatologia risulterà comune, ma i trattamenti saranno diversi, in base alla causa scatenante.

Tracheite virale, batterica e allergica: la differenza

Quando si parla di tracheite virale, si fa riferimento ad una tracheite causata da virus, come ad esempio i rhinovirus o i virus para influenzali, che solitamente colpiscono altri distretti, portando a classiche manifestazioni influenzali. Queste tracheiti possono esser dovute ad aiuti esterni, come il fumo di sigaretta o la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), che permettono al virus di espandersi e invadere altri distretti solitamente non colpiti, come appunto la trachea.

La trachea, infatti, viene solitamente colpita da batteri, come ad esempio gli stafilococchi (Staphylococcus aureus) o streptococchi (Streptococcus pneumoniae), sempre presenti nelle vie respiratorie, ma che in situazioni di stress o debolezza possono approfittare del calo delle difese immunitarie per prendere il sopravvento, causando infezioni ben più frequenti di quelle virali.

Altra possibile causa di tracheite deriva dalla presenza di fenomeni allergici. Come per ogni allergia, vi è una causa scatenante, solitamente proveniente dall’ambiente esterno. In questo caso, per porvi rimedio, sarà necessario agire come in ogni altra forma di allergia: va scoperta la causa scatenante dell’allergia, e se possibile, allontanata o evitata. Nel frattempo, l’uso di cortisonici e/o antistaminici, può dare una grande mano ad evitare situazioni più gravi e complicate.

Tracheite: tutti i sintomi

Come in quasi tutte le patologie dell’apparato respiratorio, la sintomatologia è molto simile. Si parla infatti di mal di gola, naso che cola, tosse persistente, difficoltà a deglutire a causa dell’infiammazione, dolore al petto in seguito alla tosse, possibili febbri. Sintomi più specifici, ma non esclusivi di questa patologia, possono essere gli stridori durante il parlato e rantolii mentre si respira.

In caso di situazioni più avanzate e gravi, vi possono essere fenomeni costrittivi, dettati dalla presenza di stati infiammatori o allergie, che portano anche a edemi e difficoltà di respirazione più o meno gravi. Se non trattati, i pazienti con difficoltà respiratorie potrebbero avere conseguenze piuttosto serie, specie se confrontate ad un semplice quadro simil-influenzale.

I rimedi efficaci per la tracheite

La terapia varia in base alla causa scatenante e alla intensità della sintomatologia. Nel caso di tracheiti batteriche, sarà necessaria una terapia antibiotica specifica per il batterio responsabile della patologia. Non vi è possibilità di fare terapia generica, in quanto ogni batterio presenta caratteristiche specifiche, che lo rendono immune ad antibiotici che invece possono risultare molto efficaci su altri batteri dello stesso distretto.

Nel caso di tracheiti virali, invece, solitamente non vengono somministrati farmaci, se non i classici farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per alleviare i fastidi dei sintomi. Questo è dovuto al fatto che le infezioni virali sono solitamente di breve durata, in quanto il corpo risponde bene a questo tipo di infezioni.

Nel caso di tracheiti allergiche, sarà necessario trattare il paziente come per ogni altra allergia: bisogna cercare il fattore scatenante di questi fenomeni allergici, tramite test specifici. Una volta individuato, va allontanato dal soggetto in questione. Qualora questo non fosse possibile, a causa di una contaminazione ubiquitaria dell’ambiente circostante, è possibile agire tramite i classici antistaminici e cortisonici. Nei casi più gravi, si possono usare le macherine, al fine di evitare l’inalazione di queste particelle. L’uso di mascherine può anche essere una soluzione temporanea, in modo tale da ridurre l’entità della risposta infiammatoria data dall’organismo nei confronti di questo particolare allergene.