> > Ecco come effettuare e comunicare l’autolettura del gas

Ecco come effettuare e comunicare l’autolettura del gas

bollette

Saper fare un'autolettura delle proprie bollette è fondamentale per avere sempre sott'occhio i costi e consumi.

Al giorno d’oggi la stragrande maggioranza delle compagnie che operano nella fornitura gas consentono ai propri clienti di tenere conto da soli dei propri consumi. Una pratica assolutamente consigliata, anche perché permette di tenere sempre e comunque sott’occhio la propria bolletta, in modo da non incappare in brutte sorprese impreviste.

Ecco perché è fondamentale ricordarsi di fare, con regolarità, la lettura del gas. Si tratta, di base, di un’operazione estremamente semplice. Tuttavia, per fugare ogni dubbio, è possibile leggere questa guida realizzata dagli esperti di Sorgenia.it che spiega come fare l’autolettura del gas. Un’azione che inizia con una corretta lettura della propria bolletta e che può proseguire in maniere diverse, a seconda della situazione specifica di ogni utente.

Leggere correttamente la bolletta del gas

Iniziamo dai fondamentali, ovvero da come leggere in maniera corretta la propria bolletta del gas, prestando la giusta attenzione a tutte le sue parti. A seguito delle ultime normative in merito alla chiarezza di dati e consumi, la bolletta è divisa in quattro parti diverse: la prima riguarda l’intestazione del gestore, la seconda i dati di fornitura, la terza i dettagli fiscali e la quarta i dettagli di consumo. Inoltre, a margine, vengono riportate ulteriori informazioni che possono riguardare i contatti, le tipologie di pagamento ed una sezione apposita inerente all’autolettura. In questo contesto è importante prestare attenzione innanzitutto ai dati della fornitura, dove troveremo tutte le informazioni univoche che riguardano il contratto del cliente e le caratteristiche tecniche della stessa (matricola e classe contatore, tipologia d’uso, coefficiente di conversione ecc.). Nella sezione dedicata al dettaglio fiscale troveremo invece sia il consumo totale effettuato nell’arco di tempo della bolletta in questione, sia le tasse e le imposte a cui si è soggetti, oltre che ovviamente il totale da pagare.

Fare l’autolettura del gas

Veniamo ora all’autolettura in sé e per sé, che potrà essere effettuata annotando le cifre che vengono indicate sul proprio contatore: queste ultime saranno visibili da un display LCD (in caso di contatore digitale) o da una finestra trasparente (in caso di contatore analogico). I numeri di cui sopra fanno riferimento ai metri cubi di gas consumato fino al momento dell’analisi. Per conoscere l’effettivo consumo della bolletta sarà sufficiente fare la differenza tra la cifra annotata e quella relativa all’autolettura precedente e moltiplicare per il coefficiente di conversione riportato in bolletta. A ciò si aggiunga che ormai diversi operatori consentono ai propri clienti di effettuare una comoda autolettura del gas tramite sito internet o addirittura tramite app per smartphone. Ad esempio, con Sorgenia è sufficiente registrarsi al portale per avere accesso ad un’area in cui inserire e confrontare tutti i dati relativi alla propria autolettura.

Comunicare l’autolettura per tempo

Ultimo ma non meno importante, l’aspetto delle tempistiche. Infatti, per comunicare la lettura della fornitura di gas in maniera corretta è necessario consultare le proprie bollette. Se non fossero presenti comunicazioni di autolettura da almeno due mesi sarà necessario intervenire al più presto aggiornando il proprio fornitore, per non rischiare che quest’ultimo faccia una lettura media sulla base dei consumi passati. Detto questo, qualora si riceva una bolletta o una fattura che non corrisponde all’utilizzo di gas effettivo è possibile richiedere una rettifica di fattura: per farlo sarà sufficiente comunicare l’effettivo consumo, nelle forme e nelle modalità messe a disposizione dal proprio fornitore.

Alcuni casi particolari

Come anticipato in precedenza, a volte si rende necessario effettuare un’autolettura del gas in circostanze particolari, come ad esempio in caso di voltura (ovvero di cambio di intestazione dei contratti di gas e/o di energia elettrica) o in caso di cambio di gestore. Le due pratiche in questione non devono però scoraggiare minimamente il cliente, che dovrà semplicemente continuare a comunicare la propria autolettura come ha sempre fatto: saranno infatti i diversi fornitori a verificare la qualità dell’informazione ricevuta attraverso passaggi interni.