I cani riuscirebbero a riconoscere la malattia semplicemente dall’odore. Questo è almeno quanto è emerso da diverse sperimentazioni avviate in diversi Paesi europei e non solo, i cani sarebbero in grado di fiutare diverse malattie compreso il Coronavirus. Si tratta di una scoperta fondamentale che permesso a team di ricercatori in tutto il mondo di avviare diverse sperimentazioni con i “cani anti-covid”, al fine di poterli impiegare in diversi contesti della vita di tutti i giorni come ad esempio gli aeroporti, le scuole o ancora nelle case di cura.
Covid, cani in grado di fiutare il virus
I cani sarebbero in grado di fiutare il Coronavirus? Secondo quanto emerso da varie sperimentazioni effettuate in diverse parti del mondo sembrerebbe di sì. Stando a quanto riporta il quotidiano Guardian, per addestrare i cani a diventare degli esperti rilevatori del virus servirebbero da due a dieci settimane. Non c’è una razza prescelta per poter svolgere questo compito. Tutti i cani, dopo un adeguato addestramento potrebbero essere in grado di farlo.
In Finlandia, sono già attivi quattro cani anti-covid che sono stati già impiegati all’interno dell’aeroporto di Helsinki nell’ambito di un programma pilota dello Stato. I cani agiscono annusando la salvietta tamponata dalla persona. Quest’ultima viene posizionata in un contenitore nel quale sono presenti alcuni odori di controllo. Qualora il cane rilevi il virus, il passeggero procede successivamente con il tampone rapido.
Lo studio tedesco sulla saliva
Un’applicazione simile del cane da “fiuto covid-19” è stata avviata in Germania, dove sono in corso degli studi sull’analisi della saliva anziché del sudore. Un recente studio nel quale sono stati impiegati 8 cani da fiuto, ha rilevato correttamente i campioni nell’83% dei casi, mentre sono stati individuati correttamente i campioni negativi nel 96% delle volte.