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Ecografia strutturale: quando si fa e perché è importante

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L'ecografia strutturale permette ai futuri genitori di conoscere il sesso del nascituro o se vi siano dei rischi per la sua salute.

L’ecografia strutturale, nota anche come ecografia morfologica, è un test di imaging a cui si sottopongono le donne incinte. Consente di osservare il feto all’interno dell’utero, facilitando l’identificazione di alcune malattie o malformazioni genetiche come la sindrome di Down, la cardiopatia congenita, la spina bifida, l’anencefalia, l’idrocefalo, l’ernia diaframmatica e i disturbi renali. Ecco dunque quando fare l’ecografia strutturale.

Ecografia strutturale: cosa è?

Di solito l’ecografia è indicata dall’ostetrica nel secondo trimestre, tra le 18 e le 24 settimane, quando, oltre alle malformazioni del feto, è possibile anche identificarne il sesso. In aggiunta a ciò, l’ecografia strutturale segna il primo momento in cui i genitori vedono più nel dettaglio il figlio che si sta sviluppando. Tuttavia, questo test può essere eseguito nel primo trimestre tra l’undicesima e la quattordicesima settimana, ma poiché in questo periodo il feto non è ancora completamente sviluppato, i risultati potrebbero non essere soddisfacenti.

L’ ecografia strutturale può essere eseguita anche nel terzo trimestre, ma ciò accade soltanto in tre casi particolari. Il primo è quando la donna incinta non si è sottoposta ad ecografia per tutto il primo ed il secondo semetre di gravidanza. Il secondo caso riguarda le donne incinte che hanno sviluppato un’infezione o delle particolari patologie che potrebbero compromettere la salute del feto. Il terzo, che è anche quello più comune , riquarda le gravidanze a rischio o quando vi è il sospetto di possibili malformazioni, anche di natura genetica, del feto. Per coloro che desiderano delle immagini più dettagliate, è disponibile anche l’ecografia strutturale in 3D e 4D che mostra i dettagli del viso del bambino, oltre ad identificare meglio eventuali malattie.

Ecografia strutturale: a cosa serve?

L’ecografia strutturale permette di identificare la fase di sviluppo del bambino, nonché di valutare possibili alterazioni. In questo modo l’ostetrica potrà:

  • confermare l’età gestazionale del bambino;
  • valutare la dimensione del feto, attraverso la misurazione della testa, del torace, dell’addome e del femore;
  • valutare la crescita e lo sviluppo del bambino;
  • monitorare il battito del cuore del bambino;
  • identificare la placenta;
  • mostrare anomalie nel bambino, possibili malattie o malformazioni.

Inoltre, quando il feto è a gambe aperte, il medico può anche osservare il sesso che può quindi essere confermato con gli esami del sangue.

Ecografia strutturale: come prepararsi?

Normalmente non è necessaria una preparazione speciale per effettuare l’ecografia strutturale; tuttavia, poiché la vescica piena può aiutare a migliorare le immagini e anche per sollevare l’utero, l’ostetrica può consigliare di bere molta acqua prima dell’esame, così come evitare di svuotare completamente la vescica.