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Perdita di sangue dal naso: le cause principali

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Soprattutto con il periodo estivo, la perdita di sangue dal naso è più frequente. Quali sono le principali cause?

L’epistassi è il termine tecnico-scientifico, utilizzato in campo medico per definire la fuoriuscita di sangue, arterioso o venoso che sia, dalle cavità nasali (narici). L’epistassi di per se non è pericolosa se sporadico o se comunque legata a delle variazioni di temperatura repentine. Se invece notate un sanguinamento dal naso eccessivo, prolungato e frequente, forse sarebbe meglio consultare un medico specialista: l’otorinlaringoiatra è il medico a cui bisogna fare riferimento in questa occasione.

Sangue dal naso: le cause

Sono svariate le cause di perdita di sangue dal naso. È frequente negli adolescenti e nei soggetti in età prepuberale a causa delle variazioni ormonali che creano una fragilità capillare responsabile degli episodi emorragici. Ma la lista non finisce qui perché alla base di un’epistassi potrebbero esserci anche cause estremamente pericolose come le coagulopatie emorragiche: difetti nei precisi meccanismi parossistici che sono alla base della coagulazione. Per ottenere un’ottimale coagulazione del sangue è necessario una determinata quantità di elementi cellulari quali le piastrine (la riduzione del loro numero viene definita trombocitopenia) ma anche dei cosiddetti “fattori della coagulazioni”. Questi sono proteine ad attività enzimatica prodotte dal nostro fegato; di conseguenza un’insufficenza epatica, una grave epatite o una cirrosi epatica, possono compromettere la normale attività del fegato nella produzione di questi fattori, alterando irreversibilmente il processo coagulativo.

Tra le coagulopatie rientrano anche le così dette emofilie, malattie a patogenesi genetica già scoperte molti anni fa. Un famoso personaggio affetto da tale patologia era lo Zar Aleksej Nikolaevič della dinastia dei Romanov. Altri esempi di cause di epistassi possono essere l’abuso di acido acetilsalicilico (la comune aspirina per intenderci), il quale fluidifica il sangue, rendendo di conseguenza più facile la sua mancata coagulazione. L’ipertensione arteriosa causa inoltre la rottura dei fragili capillari nasali ma anche patologie più subdole quali l’aterosclerosi, l’AIDS, la febbre Dengue e delle brutte neoformazioni, benigne o maligne, ricche di vasi sanguigni fragili e con organizzazione caotica (la cosiddetta poliposi nasale). Sicuramente l’epistassi non deve necessariamente essere collegata a patologie così pericolose e gravi ma può anche essere espressione di una comune rinite allergica, un semplice raffreddore o ad un trauma della regione nasale (contusioni al naso).

Sangue dal naso: cosa fare?

Come abbiamo visto dunque, l’epistassi può essere segno patognomonico di patologie più o meno gravi ed il suo riscontro non deve necessariamente suscitare falsi allarmismi, quindi inutile presentarsi disperati alle porte di medici e pronto-soccorsi. Nel momento in cui una semplice epistassi diventa una severa emorragia e non si autolimita, cosa che invece dovrebbe accadere in pazienti sani ed in salute, allora e solo allora bisogna ricorrere ad un aiuto medico, il quale provvederà ad effettuare un immediato tamponamento dell’emorragia. Se, dopo un episodio emorragico di tale portata, vedete il ripetersi di tale evento, allora sarà utile consultare un medico otorinolaringoiatra che provvederà ad effettuare una visita specialistica. Verrà analizzata la mucosa nasale per ricercare la causa dell’epistassi e il medico suggerirà un’adeguata, se necessaria, terapia farmacologica da seguire.
Nel momento in cui vi troviate da soli a dover fronteggiare un’epistassi di portata moderata o lieve, è utile seguire questi consigli:

  • reclinare la vostra testa anteriormente e mai iperestendere il capo, in tal modo il sangue che sta fuoriuscendo seguirà come via d’uscita le vostre narici, e non le coane (orifizi situati nel rinofaringe e che permettono la comunicazione tra naso e gola), impedendo la deglutizione del vostro sangue e non ostacolando la normale respirazione;
  • premere energicamente l’emilato del naso dove l’epistassi è rintracciata, favorendo la coagulazione e la vaso costrizione;
  • se possibile, applicare ghiaccio, secco o fresco, in tal modo da diminuire la fuoriuscita del sangue;
  • nei casi in cui l’epistassi, dopo questi consigli, dovesse riprendere, applicare una garza di fitostimoline nella narice dove è presente la fuoriuscita di sangue, oppure un qualsiasi presidio farmacologico (emofix, emostop, etc.) che crei una barriera tampone impermeabile al sangue. Dopodiché chiamare il vostro medico.