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Ipoglicemia: i sintomi, le cause e gli esami da fare

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Tutte le informazione sulle cause, i sintomi e gli esami da fare quando viene diagnosticata l'ipoglicemia.

Sarà capitato a tutti di avvertire quella sensazione di nausea, accompagnata da giramenti di testa, debolezza e confusione. Questi sono i classici sintomi dell’ipoglicemia. Si tratta di una situazione abbastanza comune che possono avvertire un po’ tutti. Può essere sufficiente infatti digiunare per qualche ora di troppo rispetto al solito, e il corpo, non abituato, darà segnali della carenza di nutrienti in questo modo. Quando l’ipoglicemia invece è una costante, può esserci qualcosa che non va, di conseguenza bisogna approfondire con esami di laboratorio, per escludere eventuali patologie.

Ipoglicemia: i sintomi più comuni

Vi sono numerosi sintomi comuni dell’ipoglicemia che è dovuta ad una concentrazione di zuccheri insufficiente per soddisfare le necessità del corpo. Tra questi troviamo sintomi per ipogliemia di grado lieve, facilmente gestibili, come agitazione, tremore e sudorazione lieve, accompagnati da debolezza lieve e leggera nausea sotto forma di senso di fame. Andando verso stati ipoglicemici più moderati, troviamo forte debolezza e inizio di giramenti di testa, più tutta la sintomatologia precedente.

Infine, nei casi di ipoglicemia grave, il paziente può risultare fortemente confuso e non in grado di gestire la situazione. Inoltre, a causa della forte debolezza, ha la tendenza ad accasciarsi aspettando un miglioramento. Questi casi più gravi, frequenti nei diabetici trattati farmacologicamente, possono avere conseguenze ben più pericolose, facilmente riconoscibili dall’esterno in quanto il soggetto in questione avrà la tendenza a strizzare gli occhi (a causa della visione offuscata) e soprattutto diverrà pallido.

Le cause dell’ipoglicemia

Vi sono numerosi fattori che possono causare l’ipoglicemia. Dal semplice saltare i pasti (cosa che, per chi non è abituato, può farsi sentire immediatamente), alle situazioni più gravi. In generale, nella maggior parte dei casi, si tratta di situazioni legate all’alimentazione, sbilanciata o non regolare, che può portare il corpo a cercare nutrienti. Possono però esservi situazioni più gravi, come il diabete, che trattato farmacologicamente, specialmente le prime volte, può portare a crisi ipoglicemiche dovute a un non corretto utilizzo dell’insulina. Bisogna prestare particolare attenzione a quel che si fa in questi casi. Fondamentale è sapere cosa mangiare con il diabete per evitare ricadute e complicazioni della malattia.

Poi vi possono essere situazioni più gravi non legate ad azioni svolte dal soggetto. Può essere il caso di tumori pancreatici, che alterando la normale funzionalità dell’insulina e del glucagone (entrambi prodotti a livello pancreatico e deputati alla gestione della glicemia), può portare conseguenze di questo tipo.

Ipoglicemia: che esami fare?

È possibile valutare un’ipoglicemia attraverso il semplice esame del sangue, per valutare se vi è una tendenza cronica (nonostante sia un esame che valuta la glicemia al momento del prelievo) ad avere la glicemia bassa. Ma, essendo le crisi ipoglicemiche situazioni solitamente acute e non croniche, è necessario un qualcosa di più immediato, come le classiche punture che vengono fatte dai diabetici attraverso il glucometro. Si tratta di un tipo di esame immediato e facile da eseguire, praticamente indolore. Quando si parla di ipoglicemia, il valore di glucosio nel sangue dovrebbe risultare inferiore ai 65 mg/dl. Se scende troppo, ad esempio valori inferiori di 30mg/dl, si può arrivare al coma ipogliemico.

Già con questi esami di base sarà possibile avere un quadro generale della situazione, infatti tutto ciò permetterà di capire la tendenza e la frequenza del soggetto alle crisi ipoglicemiche. Qualora ci fossero dubbi su qualche alterazione nella gestione della glicemia, sarà il medico stesso ad indicare quali esami andare a fare, controllando fegato e pancreas in primis. In ogni caso, non è necessario preoccuparsi, in quanto nella maggior parte dei casi, tutto ciò è dovuto a una cattiva gestione del profilo alimentare. Ovviamente possono esservi patologie che possono portare a questi cali glicemici, ma si tratta di casi relativamente rari, se consideriamo il fatto che l’ipoglicemia, almeno una volta nella vita, colpisce chiunque! Quindi non è necessario agitarsi e farsi prendere dall’ipocondria: basterà fare pochi esami per scoprirne le cause.