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Guerra fredda: come e perché è finita

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La guerra fredda segna l'inizio degli inasprimenti politici e ideologici tra Stati Uniti e Unione Sovietica, tra Occidente e Europa orientale.

Quando si parla di guerra fredda non si intende una vera e propria battaglia, ma di una serie di avvenimenti che hanno coinvolto Stati Uniti d’America e Unione Sovietica durante un lungo periodo di tempo (1947-1991) e che avrebbero potuto culminare in una vera e propria guerra. Vediamo insieme quali sono state le cause, i momenti più importanti e come è finita.

Guerra Fredda: le origini del conflitto

Se si parla di guerra fredda, si indica essenzialmente la contrapposizione di due potenze mondiali (USA ed ex URSS) dal punto di vista economico, politico e soprattutto ideologico. I disaccordi iniziarono al termine del secondo conflitto mondiale, quando sia gli Stati Uniti che l’Unione Sovietica si imposero come superpotenze, creando due assi contrapposti l’Occidente e l’Oriente.

Il primo blocco (Occidente) identificava tutti quegli Stati che avevano adottato come forma di governo e ideologia, la democrazia e il conseguente capitalismo e si distingueva invece dall’Oriente che invece si fondava sul totalitarismo e la politica comunista. Il termine “guerra fredda” venne introdotto per la prima volta nel 1947 dallo scrittore George Orwell per identificare lo stallo nucleare tra le due superpotenze e che potenzialmente avrebbe potuto distruggere in pochi secondi milioni di persone.

Guerra Fredda: principali avvenimenti

La guerra fredda, iniziò subito dopo la dissoluzione della Germania nazista, quando l’intesa per combattere il nemico comune venne meno e si evidenziò quanto fossero diversi gli USA e l’Unione Sovietica. Per molti storici, l’inizio del dissidio coincide con la cosiddetta “dottrina Truman”: il presidente americano impostò la sua politica estera nel supportare ed aiutare dal punto di vista economico, politico e militare tutti quei Paesi che fossero minacciate dai regimi totalitari, un chiaro riferimento all’Unione Sovietica. La paura dell’America che l’Unione Sovietica imponesse il comunismo ad altri Stati si accentuò a dismisura e negli anni seguenti, gli USA cercarono di imporre il proprio capitalismo economico ai Paesi europei. La rivalità delle due superpotenze, portò anche ad un evento di particolare importanza, il blocco di Berlino.

Alla fine della seconda guerra mondiale, la Germania era stata suddivisa in quattro zone di occupazione (americana, francese, inglese, sovietica), di conseguenza Stalin decise di chiudere tutti gli accessi alla città di Berlino, rientrante nel territorio sovietico. Questo avvenimento sembrò scongiurare una guerra, ma per fortuna questo non avvenne. Negli anni, le tensioni crebbero in maniera esponenziale fino a culminare nella crisi dei missili di Cuba: nel 1962, i sovietici installarono dei missili sull’isola e gli USA come risposta immediata imposero il blocco economico a Cuba. La tensione era alle stelle e una guerra nucleare era ormai alle porte, ma per fortuna la diplomazia ebbe la meglio e la crisi si risolse nel Partial Test Ban Treaty.

Guerra fredda: la fine del conflitto

Gli anni della crisi dei missili a Cuba, furono il periodo di maggior inasprimento dei rapporti tra Stati Uniti ed Unione Sovietica e solo al fine di scongiurare una guerra che avrebbe determinato la morte di migliaia di innocenti da entrambe le parti si cercò di risolvere la situazione pacificamente. Il Partial Test Ban Treaty del 5 agosto 1963, è il Trattato firmato dai due Stati per vietare i test nucleari e porre fine al conflitto. In contemporanea con la firma del Trattato, l’Unione Sovietica si impegnò a smantellare i missili da Cuba e gli USA invece accantonarono il proposito di invadere dell’isola.

La crisi era stata scongiurata, o almeno così sembrava, ma le ostilità tra le due superpotenze continuarono anche nei decenni seguenti, fino agli anni ’80, quando il presidente russo Gorbačëv, iniziò una politica di liberismo e i principali regimi totalitari iniziarono a dissolversi (Ungheria, Polonia, ecc.).

La fine definitiva della guerra fredda fu “celebrata” con due eventi: la caduta del Muro di Berlino il 9 novembre 1989 e la dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991. La morte del comunismo e la conseguente riunificazione della Germania, segnarono quindi la conclusione dello scontro tra le due superpotenze e determinarono un nuovo assetto geopolitico mondiale.