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Enzo Ferrari: la carriera e la vita privata dell'imprenditore italiano

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Enzo Ferrari, fondatore dell'omonima casa automobilistica, è stato uno degli imprenditori italiani più importanti.

Enzo Ferrari è probabilmente il nome più famoso nel mondo automobilistico e dei motori di tutto il mondo, di certo in Italia è conosciuto più per il marchio da lui fondato e dalla casa automobilistica, piuttosto che dai successi sportivi. Ma non tutti sanno che Enzo Ferrari prima di un imprenditore automobilistico è stato un pilota e un grande appassionato di motori, una passione nata quando ancora camminava a malapena.

Enzo Ferrari: la vita e la carriera

La sua carriera inizia con delle piccole gare e con dei piazzamenti finali di certo non degni del suo nome. La sua vita è rimbalzata tra pista e lavoro infatti Enzo Ferrari effettua test di guida alle nuove vetture dell’Alfa, lavoro che lo aggrada molto perché gli da la possibilità di esercitare sempre la sua passione alla guida e di provare sempre le innovazioni tecnologiche su macchine sportive come quelle create dall’Alfa. Questo lavoro riesce ad ottenerlo grazie alla sua grande amicizia con Romeo. Finalmente dopo anni di tentativi e di corse, nel 1924 a bordo di una macchina ufficiale riesce a vincere la coppa Acerbo, un riconoscimento che al tempo era molto ambito e che nel suo palmares riportava nomi di grandi piloti dell’epoca.

Enzo non è solo uno sportivo e un costruttore ma un vero e proprio profeta nel mondo dei motori. Molte sono le sue frasi celebri tutt’oggi ricordate e ancora molte volte usate nelle corse automobilistiche. Enzo Ferrari era un uomo che non amava partecipare ma per lui contava solamente la vittoria infatti non era raro sentirlo dire: il secondo è il primo degli ultimi.

La sua casa automobilistica negli anni sfornava automobili sempre più belle e affascinanti e Enzo ne era talmente tanto convinto che ad ogni presentazione diceva sempre: la migliore Ferrari che sia mai stata costruita è la prossima. Di certo Enzo Ferrari dovrebbe essere di esempio a molti giovani che hanno un sogno e lottano per realizzarlo.

La scuderia Ferrari

Nel 1929 fonda la sua scuderia con il solo scopo, almeno inizialmente, di dare assistenza tecnica al reparto corse Alfa Romeo, stringe importanti accordi con molti marchi importanti del mondo delle corse e dei motori, per citarne uno la shell. La sua scuderia per quanto riguarda le corse ha al suo attivo circa cinquanta piloti tra i quali spicca il nome di Tazio Nuvolari.

Nel primo anno di gran premi, la scuderia di Enzo Ferrari partecipa a ventidue corse vincendone addirittura otto. Da questo momento tutto quello che accadrà poi è leggenda trainata dal cavallino Ferrari. La prima vittoria ufficiale con una vettura totalmente prodotta dalla casa di Maranello arriva nel 1951 nel circuito della Gran Bretagna, dal quel momento alla guida della monoposto con il cavallino si sono susseguiti i più grandi nomi della formula uno di tutti i tempi, riportando grandi vittorie. Ancora oggi per un pilota il sogno di guidare una Ferrari è quello che gli da la spinta per intraprendere la carriera di pilota, e tutto questo è nato da una passione di un piccolo uomo che inseguiva un sogno.

Enzo Ferrari: i figli e la famiglia

Enzo Ferrari ha due figli il primogenito di nome Dino e il secondo Piero. Dino era della stessa pasta del padre e tutti erano certi che sarebbe stato il degno erede del padre alla guida della casa automobilistica di Maranello ma purtroppo a causa di una brutta malattia viene a mancare all’età di soli venti quattro anni nel 1956. Enzo Ferrari non dimenticherà mai suo figlio, per Enzo fu una grandissima perdita e il ricordo fu sempre indelebile in lui ma fu anche molto bravo a guardare avanti e tra le doti più belle di Enzo c’è la capacità di restare sempre sulla cresta dell’onda con le sue creazioni e le sue vittorie ma senza mai far accendere i riflettori sulla sua famiglia. Per lui la privacy era molto importante.

Il mondo dei motori purtroppo piange la perdita di questo grande uomo nel 1988 ma il segno lasciato nel mondo delle corse e dei motori è così importante e indelebile che se un giorno vi capitasse di entrare nell’autodromo a lui dedicato vi sembrerà quasi di averlo al vostro fianco, a passeggiare fumando beatamente la sua pipa.