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Camillo Benso conte di Cavour: la biografia e il pensiero politico

Camillo Benso Conte di Cavour

Camillo Benso Conte di Cavour: vita e pensiero politico di uno dei principali artefici dell'unità d'Italia.

Quando si parla di Camillo Benso Conte di Cavour non si può non fare riferimento all’unità d’Italia. Pur non combattendo direttamente in battaglia, grazie al suo lavoro diplomatico ne fu uno dei principali artefici. La strada per arrivare a questo successo non fu però breve e sempre piena di successi come ci si potrebbe aspettare.

Camillo Benso Conte di Cavour: la vita

Tutti i pensieri di Cavour furono innovativi per la sua epoca e sicuramente dettati dalle sue esperienze giovanili all’estero, in particolar modo in Francia. Nato da una famiglia di industriali, i suoi interessi primari furono quelli dell’industria e dell’agricoltura, che lo portarono ad essere uno tra gli uomini più ricchi di tutto il Piemonte, la sua regione natale. Qualche anno dopo fece la sua comparsa in politica, dove ebbe dei grandi successi e grazie a cui è diventato un caposaldo dell’unità d’Italia e delle idee di rinnovamento che abbracciavano la nostra penisola in quegli anni.

Il suo interesse politico nacque con la fondazione del giornale Il Risorgimento, dove lui è un attivo scrittore. Fu un deciso sostenitore dell’unità d’Italia, poiché secondo lui solamente con un territorio più vasto ed unito sarebbe stato possibile uno sviluppo economico e sociale paragonabile a quello di altri stati europei.

Entrò ufficialmente in politica attiva con il governo D’Azeglio, diventando Ministro dell’agricoltura e del commercio. Successivamente riuscì a ricoprire anche la carica di Ministro delle finanze. Grazie a questa carica Cavour divenne un personaggio di spicco nel panorama italiano ed europeo del tempo. Le sue idee innovative, soprattutto sotto l’aspetto economico, ebbero un grandissimo successo, tanto che nel 1852 viene eletto Presidente del Consiglio. Non fu facile per lui ricoprire questa carica, perché non riuscì mai ad avere il pieno appoggio delle falangi più estreme di destra e di sinistra; ma lui, sprezzante di questo, portò comunque avanti il suo pensiero e le sue innovazioni.

Camillo Benso conte di Cavour: l’attività politica

Il primo progetto politico e forse il più importante che ebbe Cavour fu quello di portare il Piemonte ad essere uno stato liberale e costituzionale. Sotto il piano fiscale introdusse per la prima volta le imposte sia dirette che indirette per risanare le casse dello stato. Per quanto riguarda l’agricoltura, portò due importanti novità che porteranno di lì a poco ad una grande evoluzione del settore. La prima è l’introduzione dei concimi chimici per rendere il raccolto sempre più fiorente, mentre la seconda è la creazione di una fitta rete di canali che aiutano l’irrigazione di tutti i campi.

Sul piano politico Cavour si accostò sempre di più alle idee unitarie di Giuseppe Mazzini e ai suoi moti rivoluzionari. In più, ricoprendo una carica istituzionale, fece valere la sua forza anche in campo internazionale. Strinse accordi con la Francia di Napoleone III: il più importante fu quello firmato a Plombiers, volto a spezzare l’egemonia dell’Austria sull’Italia. Un deciso primo passo da compiere per poi pensare di unificare tutta la penisola.

Nella seconda guerra di indipendenza riuscì ad annettere la Lombardia al Piemonte. In seguito, grazie alla spedizione dei Mille e ai buoni rapporti con la Francia, ottenne il via libera per l‘invasione dello Stato Pontificio, da sempre sotto la serrata protezione di Napoleone III.

Sempre grazie alla sua abilità politica, riuscì a tenere alta la fiducia degli italiani e delle forze estere nei confronti di Giuseppe Garibaldi e della sua spedizione che mirava ad unire l’Italia. Il suo impegno in ambito diplomatico portò l’Italia, nel 1861, ad essere unita sotto la stessa monarchia dei Savoia. Purtroppo però Cavour non godette a pieno questo sogno finalmente realizzato. Morì infatti nella sua amata Torino solamente un paio di mesi dopo la proclamazione dell’unità d’Italia.