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Martin Luther King: la biografia, la morte e le frasi celebri

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Martin Luther King, attivista statunitense e difensore dei diritti civili, ha lottato contro la discriminazione razziale.

L’uomo che ha sfidato la discriminazione razziale: questo è Martin Luther King, una figura dall’indubbio valore, rivoluzionaria nelle idee e decisamente carismatica, di cui tutti avrebbero ancora bisogno, dato che razzismo e xenofobia si sono nuovamente instillati nelle menti delle persone. Vediamo insieme i punti salienti, la morte, le frasi e una breve biografia di Martin Luther King, il celebre Nobel per la pace.

Martin Luther King: la biografia

Figlio di un predicatore della chiesa Battista e di una maestra, cresce ad Auburn Avenue, quello che in gergo veniva chiamato il Paradiso Nero. Un luogo per sfortunati, un po’ meno sfortunati, per dirla con altre parole. Nel 1948 si trasferisce in Pennsylvania, a Chester, dove grazie ai suoi eccellenti risultati negli studi di teologia, vince una borsa di studio che gli consentirà di conseguire un dottorato in filosofia a Boston.

Dopo il matrimonio con Coretta, nel 1953, diventa anch’egli pastore nella Chiesa Battista, come il padre, e a partire dal 1955 ispiratore prima, e organizzatore poi, di iniziative atte a promuovere il diritto di voto ai neri, al fine di ottenere parità di diritti civili e sociali, mirando all’abolizione delle discriminazioni negli Stati Uniti. Nel 1957 è il fondatore della “Southern Christian Leadership Conference”, movimento che si batte per le minoranze fondando le sue azioni sulla convinzione della “non violenza” ed ha il suo culmine nel 1963, anno dell’assassinio dell’attivista, con la marcia su Washington, dove durante il suo discorso all’infinita platea, pronunciò proprio una delle frasi che lo rese immortale: I have a dream.

La tragica morte

Una fine annunciata. Con queste tre parole potrebbe essere descritta la triste morte di Martin Luther King, vittima di un attentato, il 4 aprile del 1968. In quel momento l’attivista si trovava al Lorraine Motel, nella città di Memphis, sul balcone da solo, e un proiettile di un fucile di precisione lo raggiunse alla testa.

Si diceva “una fine annunciata” perché le minacce di morte contro le quali il premio Nobel doveva scontrarsi, erano numerose, ed era perfettamente consapevole che quella sarebbe stata la sua morte, come anticipato alla moglie Coretta dopo l’assassinio di Kennedy nel 1963: Lo stesso accadrà a me. Continuo a dirtelo: questa è una società malata, le sue parole, tristemente premonitorie.

Le frasi celebri di Martin Luther King

Riportiamo di seguito alcune delle più famose frasi pronunciate da Martin Luther King durante i suoi discorsi alla folla:

  • I have a dream“: queste le parole più rappresentative dell’attivista. Il suo sogno era chiaro, non vedere più posti separati sugli autobus, per bianchi e neri, o le balconate di un teatro ugualmente separate;
  • Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli“: probabilmente questa è una delle frasi più caratteristiche del pensiero del celebre uomo che era cresciuto in America dove le idee razziste erano particolarmente radicate. L’essere umano ha imparato a fare di tutto, ma non a vivere in pace con i suoi simili;
  • La mia libertà finisce dove comincia la vostra” :è un’altra delle citazioni di Martin Luther King che dovrebbe far riflettere su come le sue idee fossero particolarmente rispettose dell’essere umano, sostenendo di fatto che non doveva esserci alcun tipo di discriminazione, perché tutti nascevano con uguali diritti, concetto ripreso dopo vent’anni, con la dichiarazione dei diritti dell’uomo;
  • Può darsi non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non farete nulla per cambiarla.” : questa la frase che conclude questa breve rassegna delle più celebri e profonde di Martin Luther King, che non attribuisce responsabilità all’individuo per la situazione in cui è nato, ma solamente per l’eventuale non azione nel caso l’individuo stesso fosse testimone di qualcosa di sbagliato.

Molti sono stati gli uomini “illuminati” che nel corso dei decenni si sono battuti per i diritti fondamentali della persona e per abbattere le discriminazioni, lasciando il segno nella storia. Di Martin Luther King però, non si può dire solamente che abbia lasciato il segno nella storia, perché lui la storia l’ha fatta.