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Marcel Proust: la vita e le opere dell'autore della Recherche

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Marcel Proust è da considerarsi una pietra miliare della letteratura mondiale e una pluricitata fonte di ispirazione per chi riflette sulla potenza del ricordo.

Valentin Louis Georges Eugène Marcel Proust nasce nella periferia di Parigi il 10 Luglio 1871 da una famiglia appartenente all’alta aristocrazia parigina. Il padre era un medico stimato e conosciuto dall’intera città; la madre discendeva da uno dei più importanti agenti di cambio francesi. Marcel trascorre l’infanzia principalmente nella capitale francese, approfittando dell’unica possibilità di fuga presso una residenza di famiglia in campagna tutte le estati.

Marcel Proust: il re della letteratura francese

La sensibilità di Marcel Proust divenne una delle peculiarità nel corso degli anni. Il suo carattere insicuro fu probabilmente condizionato dalla salute precaria e dai quotidiani problemi respiratori che cominciarono a perseguitarlo già a nove anni. A ciò va sommato un legame particolarmente morboso con la figura materna, che lo rese sempre più introspettivo e solitario.

Nonostante il suo essere schivo, una volta iscrittosi in uno dei più facoltosi licei della capitale, Marcel entrò in contatto con i vari rampolli dell’aristocrazia parigina. Tra questi spiccheranno anche importanti politici del tempo, con i quali Proust instaurò un sincero e duraturo rapporto di amicizia. Grazie agli studi liceali il giovane Marcel sviluppò una sensibilità fuori dal comune; questa gli permise di ostentare nei salotti parigini un gusto letterario raffinato e insolito che affascinò e coinvolse tutti fin da subito. E fu proprio nei salotti parigini che incontrò Charles Haas, esteta eccentrico e cultore dell’arte da cui trarrà ispirazione per la figura di Charles Swann.

Le prime collaborazioni letterarie

Nel 1892 colse i primi frutti della sua dedizione letteraria iniziando a collaborare con una rivista fondata da alcuni vecchi amici, intitolata “Le Banquet”. E a tal proposito è importante ricordare come Proust si schierò tra coloro che difesero a spada tratta Alfred Dreyfus, capitano ebreo accusato di spionaggio e di complicità con la Germania.

Il primo libro di Marcel Proust, intitolato “I piaceri e i giorni”, uscì nel 1896. Questa è una raccolta di novelle con un’illustre prefazione di Anatole France. Contemporaneamente Proust si dedicò alla stesura dell’incompiuto “Jean Santeuil”. Marcel non abbandonò mai la critica letteraria, la cui passione lo accompagnerà per tutta la vita.

John Ruskin e i viaggi in Italia

E fu l’attività di critico letterario che gli permise di sposare le teorie di John Ruskin, a cui dedicò tempo ed energie traducendo in francese per la prima volta l’opera “The Bible of Amiens”. Proust fu anche un viaggiatore; dal 1900 infatti viaggiò in Italia, giungendo a Venezia in una specie di pellegrinaggio volto a verificare di propria mano le teorie estetiche del critico Ruskin, innamorandosi della pittura italiana. I viaggi di Proust, quando possibili, furono tutti all’insegna della ricerca letteraria ed estetica al fine di accrescere e affinare la propria capacità critica.

“Alla ricerca del tempo perduto”

Nel 1907, dopo la morte della madre, a soli due anni da quella del padre, distrutto dal dolore Proust si trasferì in Boulevard Haussmann. Qui iniziò la stesura della sua opera più importante: “Alla ricerca del tempo perduto”. Tra le mura foderate di sughero per insonorizzare la tua stanza, la scrittura proseguiva ininterrottamente. La vita sociale e metropolitana dello scrittore, da ricca e florida qual era, si ridusse ad un numero molto ristretto di amici; e poiché l’autore preferiva scrivere di notte, dedicava le ore diurne al necessario riposo.

Al suo fianco restarono la domestica Celeste Albaret e suo marito Odillon. La routine dello scrittore fu però sconvolta dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, evento che tolse la vita ad alcuni suoi amici, tra cui Bertrand de Salignac-Fénelon. Marcel restò a Parigi, vivendo un apparente disinteresse nei confronti della guerra. In realtà, in alcune pagine de “Il tempo ritrovato” viene svelato un reale dolore per le perdite subite.

La morte di Marcel Proust

Proust divenne sempre più solitario e concentrato sulla scrittura, tanto da far uscire con regolarità quasi programmata i suoi volumi. Il 18 Novembre 1922, a causa di una grave bronchite mal curata, Marcel Proust lasciò questo mondo; venne sepolto nel cimitero Père Lachaise di Parigi, dove già aveva trovato riposo nel 1900 Oscar Wilde. Grazie al fratello Robert furono pubblicati postumi gli ultimi tre volumi della sua opera. Tutti i manoscritti di Alla ricerca del tempo perduto sono oggi conservati presso la Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi.