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Giorgio De Chirico: le opere e la biografia del pittore metafisico

giorgio de chirico

Le opere più significative e la biografia di Giorgio De Chirico, pittore e scrittore del Surrealismo nato in Grecia ma naturalizzato italiano.

Giorgio De Chirico è stato uno dei più grandi artisti italiani, pittore e scrittore capace di porre le basi del Surrealismo nel nostro Paese. Fu anche il principale esponente della corrente pittorica definita “metafisica”.

Giorgio De Chirico: la biografia

De Chirico, nonostante venga considerato italiano, nasce nel 1888 a Volo, nella Tessaglia. Il mondo classico greco sarà di fondamentale impatto per le sue opere e al suo stile. In Grecia passerà la sua giovinezza e imparerà a espandere il suo immaginario e il suo interesse per le arti visive. Dopo aver studiato al Politecnico di Atene, scelse di frequentare sia l’Accademia di Belle Arti di Firenze sia quella di Monaco di Baviera. Dopodiché decise di soggiornare a Milano e, infine, a Parigi nel 1911.

È proprio nella capitale francese che De Chirico farà conoscenze fondamentali per il suo sviluppo artistico: da Pablo Picasso, a Guillaume Apollinaire. Durante la Prima Guerra Mondiale, arruolatosi come volontario inviato a servizio di Ferrara, farà la straordinaria conoscenza del pittore futurista Carlo Carrà. Quest’incontro si può considerare il vero inizio di quella che definiamo la sua scelta stilistica: la pittura metafisica.

A differenza di molti altri artisti sfortunati, il valore di De Chirico verrà ampiamente riconosciuto già durante la sua vita, e non solamente dopo la sua morte, che avverà nel 1978 all’età di novant’anni, dopo una lunga malattia.

Le opere di De Chirico: lo stile delle pitture

Gli elementi chiave della pittura metafisica di De Chirico sono, in primis, il senso dell’inquietudine e della solitudine, cui si unisce una rappresentazione della realtà ben diversa da quanto fatto fino a quell’epoca. La nuova rappresentazione del reale rappresenta il punto cardine del movimento Surrealista, l’arte per eccellenza del mistero e dell’assurdo.

L’arte metafisica è fortemente caratterizzata da elementi tipici della pittura, come ad esempio l’utilizzo intenso del colore, del chiaroscuro e della prospettiva. De Chirico rievoca scenari e ambientazioni che, per quanto possano sembrare di rappresentazione della realtà, esprimono un senso di distorsione. Le sue opere sembrano visioni inquietanti, nelle quali la presenza umana è fortemente limitata e lascia spazio a soggetti bizzarri e onirici.

De Chirico attraverserà poi anche un breve periodo conosciuto come “fase barocca“, nel secondo dopoguerra. In questi anni realizzerà opere raffiguranti soggetti di tipo mitologico e nature morte.

Le opere più importanti di Giorgio De Chirico

Qui di seguito, un focus su tre delle opere più importanti di De Chirico.

  • Ettore e Andromaca (1917): i due particolari manichini, soggetti del dipinto, vogliono rappresentare l’ultimo abbraccio scambiato tra Ettore e Andromaca, prima che l’eroe vada ad affrontare Achille. L’abbraccio è depersonalizzato dal fatto che non siano presenti dei volti e praticamente impossibilitato dal fatto che i due manichini non sono dotati di braccia. L’opera esprime rassegnazione, ma anche un profondo senso d’amore, con un’importante intensità espressiva data dall’utilizzo del colore e dei chiaroscuro.
  • Le muse inquietanti (1918): il mistero e la malinconia sono i punti chiave di quest’opera, che ricrea i soliti enigmi della pittura metafisica. La presenza di elementi strani ed eccezionali, come il manichino installato su dei capitelli, immersa nell’atmosfera spettrale di un cielo verde e nella città deserta, amplifica il silenzio e l’abbandono di questa scena. Il titolo “muse” vuole creare un esplicito rimando alla sua cultura greca, dove lo muse eran figure mitologiche invocate dagli artisti per avere ispirazione. Moderno e antico si mischiano, quindi, sottolineando anche la loro variabile temporale effimera.
  • Piazza d’Italia (1954): le piazze italiane sono state, certamente, uno dei temi più affrontati nella produzione pittorica dell’artista: gli edifici rappresentati sono tipicamente di stile architettonico italiano, con ampie prospettive ideali e la quasi totale assenza delle persone. L’ambientazione fantastica non rimanda alla realtà, nonostante le possa somigliare. La statua, posta al centro, domina la scena, e una silenziosa coppia rimane ferma lì accanto. Si esplora il paesaggio senza cercarne motivazioni: semplicemente, si vuole esprimere il mistero della natura e dell’esistenza umana.