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Emily Dickinson: biografia, stile e poesie della scrittrice americana

emily dickinson: la biografia

Attraverso la poesia Emily Dickinson ha raccontato i suoi stati d'animo e la società americana durante la secessione.

Emily Dickinson nacque negli Stati Uniti D’America. Fu una tra le poetesse più brillanti del diciannovesimo secolo tanto che oggi viene ricordata come una tra i personaggi letterari più importanti e influenti della storia americana.

Emily Dickinson: lo stile

Oggi si riscontrano numerose elaborazioni di lettori moderni, in particolare nelle operazioni di traduzione delle poesie della Dickinson di nuovi stili ispirati alla sua vena poetica. In particolare colpisce il linguaggio aggraziato, diretto, semplice, brillante utilizzato nelle poesie, in grado di catturare il lettore. Nella lettura, inoltre, colpisce la sensibilità mostrata dalla scrittrice verso i temi trattati: tra questi vengono colti non solo attimi della quotidiana vita dell’autrice, ma anche temi riguardanti il contesto societario dell’epoca, in constante evoluzione a causa della secessione americana.

Tra i tratti caratteristici del suo stile, si riscontra una particolare capacità espositiva, dalla quale emerge lo stato d’animo della scrittrice, che va a legarsi con la capacità della stessa di giungere attraverso le proprie rime al cuore del lettore.

La biografia di Emily Dickinson

Nelle sue opere sono riscontrabili tre diverse facce della poetessa, nelle quali è possibile coglierne l’anima, la considerazione verso la vita, verso la natura, verso i problemi della società americana. Nella prima faccia la poetessa affronta le questioni metafisiche, ovvero indaga il vero significato dell’esistenza dell’individuo, ed in particolare tra le questioni su cui maggiormente si sofferma vi sono la vita ed il suo significato, la mortalità, e le rinunce a cui i soggetti mortali sono tenuti nel corso della loro vita. Questa prima faccia trova il proprio fondamento nell’educazione protestante che la poetessa ricevette nella sua infanzia. In alcuni testi è possibile, infatti, notare alcuni atteggiamenti blasfemi nei confronti della religione cristiana.

Nella seconda faccia si riscontra un particolare atteggiamento inquisitorio verso la natura. Nella terza ed ultima faccia si prende in esame il carattere psicologico che condiziona le scelte di vita degli uomini. Quest’ultima faccia trova fondamento nello stato d’animo della poetessa, ed in particolare nel suo stato d’ansia e nello stato depressivo in cui spesso si riconosceva.

Come molti altri autori non ebbe particolare fortuna in vita, questo perché il suo stile era ritenuto dagli autori non conforme agli standard che la società imponeva. In vita vennero pubblicate alcune poesie, molte delle quali da quotidiani che provvedettero a modificarne taluni estratti. Raggiunse il successo successivamente alla sua morte in seguito alle pubblicazioni delle sue poesie, per merito della sorella.

Emily Dickinson: le poesie più conosciute

Tra le poesie più famose si possono ricordare:

  • Prendo te? Disse il poeta: si tratta di uno tra i componimenti più famosi nel quale la poetessa ricerca le parole da lei ritenute più adeguate per esprimere i propri sentimenti ed il suo stato d’animo. Stato d’animo che non può essere spiegato solo attraverso l’uso delle comuni parole: il poeta nell’opera, un artigiano, ha bisogno anche di altri strumenti, tra i quali la filosofia e filologia che riscontrabili nel testo e utilizzati per cercare di svelare ciò che la scrittrice non riesce a comprendere.
  • Quando morii udii una mosca ronzare: componimento nel quale l’autrice ironizza sulla morte. Nel testo non è chiara la posizione della persona che sta parlando: l’autore assiste discorso di una persona morente o già morta, che parla in tono molto calmo e l’unico suono che si può udire è quello di una mosca in volo.

Tra le altre opere è possibile ricordare:

  • Vi è una certa inclinazione di luce: poesia nella quale l’autrice mette in dubbio le proprie convinzioni, prima ritenuta assolutamente certe.
  • Quattro alberi su un campo solitario: in questo testo la poetessa prende in esame la complessità della natura e come questa incida sulla sua fragilità psichica ed emotiva, attraverso l’uso di metafore sugli alberi. Questi potrebbero rappresentare le idee stesse della voce poetica in quanto sono fermi e distanti, in grado di trasmettere sensazioni di confusione e incertezza.